
La Dea Fortuna, imperatrice del mondo
O Fortuna, cangi di forma come la luna, sempre cresci o cali; l'odiosa vita ora abbatte ora conforta a turno le brame della mente, dissolve come ghiaccio miseria e potenza. Sorte possente e vana, cangiante ruota, maligna natura, vuota prosperità che sempre si dissolve, ombrosa e velata sovrasti me pure; ora al gioco del tuo capriccio io offro la schiena nuda. Le sorti di salute e di successo ora mi sono avverse, tormenti e privazioni sempre mi tormentano. In quest'ora senza indugio risuonino le vostre corde; come me piangete tutti: a caso ella abbatte il forte!
Fortune plango vulnera -
Piango le ferite di Fortuna
Piango le ferite di Fortuna con occhi colmi di lacrime: spietata mi sottrae i suoi doni. Vero è quel che si legge : porta i capelli in fronte, ma quasi sempre segue la calva Occasione. In alto io sedevo sul trono della Fortuna, cinto dai variopinti fiori del successo; ma se un tempo fiorivo prospero e felice, ora son caduto dalla cima privo di ogni gloria. Si volge la ruota di Fortuna : sempre più giù discendo; un altro sale in alto; esaltato oltre ogni misura sopra tutti un re siede sul trono - 'stia attento alla caduta!'- sotto il mozzo della ruota leggiamo 'Ecuba regina'."
Notiamo una delle otto miniature del Carmina Burana, sopra riportata: la ruota con la Fortuna al centro che comanda il moto, si trova in alto è un re, c'è chi sale e simultaneamente c'è chi scende e infine colui che è stato precipitato giù nella disgrazia.
L'analogia con la carta dei Tarocchi Visconti-Sforza (qui sotto riportate nelle versioni della pinacoteca di Brera e della Morgan Library) è evidente; inoltre nel Codex, che è anche un testo goliardico, vengono aggiunte delle lunghe orecchie e coda (d'asino?) ai malcapitati personaggi sottomessi al giogo della dea Fortuna, forse un insegnamento morale, come i primitivi Tarocchi volevano esprimere.


Fonti:
- Wikipedia, Carmine Burana
- Wikisource, Carmine Burana
- Carmine Burana, traduzione in italiano
- Wikipedia, Tarocchi Visconti-Sforza