Posted by: rossasangue in Ambiente, Salute, Ultimiarticoli 3 ore ago 0 20 Views
300 milioni di dollari. È il prezzo che la Cina deve pagare ogni anno per combattere contro l’inquinamento e garantire salute ai suoi cittadini.
Come osservato da vari enti governativi e centri di ricerca cinesi e internazionali, la seconda potenza economica al mondo si trova infatti a fronteggiare una continua crescita demografica che, inevitabilmente, ha effetti disastrosi sull’ambiente. Secondo un recente studio, l’elevato tasso di mortalità e di malattia provocato dagli altissimi livelli d’inquinamento costa alla Cina centinaia di migliaia di dollari, oltre che la gravissima perdita di vite umane che si aggira attorno alle 500.000 per anno; il dànno, però, non riguarda solamente giovani e adulti, ma anche e soprattutto neonati e bambini, che crescono con notevoli presenze di particelle tossiche nell’organismo, e feti che sempre più presentano vari tipi di malformazioni.
I problemi si estendono anche al mondo rurale che, a séguito della crescente urbanizzazione, si vede privato di risorse naturali e campi da coltivare; quando ciò non accade, i proprietari terrieri sono costretti a vendere a un prezzo di molto inferiore a quello di mercato, in modo da far fronte alle necessità alimentari della popolazione.
Una delle soluzioni a tale situazione potrebbe essere una maggiore attenzione alla pianificazione urbanistica che porta a conseguenze come le cosiddette “città fantasma”. Inoltre, bisognerebbe implementare il sistema di trasporti pubblici per favorire lo spostamento di migranti e persone che vivono in contesti rurali. Se il Paese seguisse regole come queste nel giro di pochi anni potrebbe risparmiare 1.4 miliardi di dollari, una fetta importante del suo attuale Prodotto Interno Lordo.
La guerra all’inquinamento è dichiarata.
fonte: www.biobiochile.cl
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