Dopo il rosmarino, un’altra erba aromatica: la Salvia. Il nome Salvia deriva dal latino, salvare, cioè utile per le sue virtù e, pertanto, considerata sacra.
Dalla “Regola Sanitaria Salernitana” (1100 ca.)
Cur moriatur homo, cui salvia crescit in horto?
Perché muore l’uomo nel cui orto cresce la salvia? Perché non esiste in nessun orto una medicina contro la forza della morte.
Per tutto il resto la Salvia ha numerose proprietà:
balsamiche, digestive, espettoranti, antinfiammatorie. Abbassa inoltre gli zuccheri nel sangue, diminuisce la sudorazione ed è astringente. L’olio di salvia ha qualità disinfettanti, fungicide e antibatteriche. L’uso prolungato può provocare danni all’apparato digerente, al fegato e ai reni.” (LE ERBE MEDICINALI – Edizioni Piemme, Casale Monferrato, 1990).
Ma soprattuto è l’erba delle donne: può essere assunta nella preparazione al parto, come regolarizzante del ciclo mestruale e nella menopausa. Anticamente, nei periodi successivi ad una guerra o a una carestia, se ne consigliava l’assunzione alle donne per favorire il concepimento.
Infine: un ottimo modo per purificare l’ambiente? Bruciate dei rametti di salvia in una ciotola di terracotta, come da foto!