Italia1 rinnova l’appuntamento settimanale con gli scattanti Ilary Blasi, Luca Argentero e Enrico Brignano che simpaticamente affrontano diversi temi, dalla vicenda del cane Jerry, alla impreparazione dei politici, passando per il caso Patch Adams.
Una studentessa di Architettura a Roma ha interpellato le Iene per denunciare un suo professore che prende soldi per farti passare gli esami. L’inviata Angela Rafanelli si reca allora nell’ateneo per capire se è tutto vero. La iena intervista qualche studente di Architettura che ammette come il prof. in questione, effettivamente sia “un furbetto”.
Giulia, la studentessa, nonostante potrebbe essere a rischio la sua carriera universitaria, munita di telecamera nascosta e di coraggio va a colloquio del professore che, candidamente le da istruzioni per superare l’esame, le fornisce l’elenco di domande e la tesina da fotocopiare, il tutto pagando 2000 euro per ciascun esame. Il prof spiega che “questa cosa” non può farla per “100 euro”, perché “non ha senso e non ne vale la pena”. Dice che al massimo è disposto a fare uno sconto di “500 euro”. Riconosce che è “una cosa illegale, ma me ne frego, tanto mi hanno tolto il corso, sono talmente incazzato, che mi faccio i cazzi miei, tanto che fa l’Università? mi caccia”?
Se l’Italia fosse un paese normale, probabilmente sì. Purtroppo la disonestà è diventata virtù da esibire. In effetti, il professore, non solo non si vergogna per ciò che sta facendo, ma chiede a Giulia di diffondere la voce tra i colleghi universitari. Il docente, successivamente intervistato, spiega alle telecamere , che se chiede il pizzo sugli esami è solo perché l’Università non lo paga e lui ha difficoltà economiche, “non pago l’affitto da 4 mesi”, anche se ammette che “ho sbagliato, ho dato un cattivo esempio, ma che devo fare”?
Che dire? Speriamo di non assistere più a notizie di questo tipo perché oltre ad essere diseducative per i giovani, in questo modo si continua a diffondere l’idea che in Italia la cultura ha un prezzo che va ben oltre la fatica e le capacità individuali.
Mauro Casciari invece si occupa del caso Patch Adams, interpretato nella finzione da Robin Williams nell’omonimo film che recita la parte di un medico che ha fatto della terapia del sorriso il metodo privilegiato delle sue cure.
L’inchiesta di Casciari va a indagare su coloro che pare vogliano approfittare del successo del medico per raccogliere fondi, si presume a scopo di lucro, mentre i veri volontari prestano la loro attività a beneficio dei malati senza chiedere denaro. Si tratta di un servizio in cui per affievolire le degenze in ospedale, medici e ragazzi debitamente preparati, si travestono con parrucca e naso rosso per donare un sorriso ai bambini malati. Per strada ci sono alcuni personaggi di questo tipo che si spacciano per fautori di questa iniziativa, solo che ciò che raccolgono, non andrà mai a favore di quelle creature.
Un programma scanzonato, dove i servizi sono un pretesto di riflessione sui mali della nostra società. E mi sa che in futuro, assisteremo ancora a tante altre puntate!