LA SBROSCIA che solo a nominarla fa venire appetito, è una delle ricette più antiche del lago di Bolsena.Si tratta in buona sostanza di una gustosa zuppa di pesce cucinata dai pescatori usando l’acqua stessa del lago in un coccio di terracotta
La preparazione avviene mettendo in un tegame di terracotta o in un pignatto i pesci ridotti in tranci, possibilmente di specie diverse (tinca, anguilla, luccio, persico reale, scardola, latterini, granci e gamberi di lago), insieme ad aglio, olio, cipolla, peperoncino, patate ed erbe aromatiche secondo i gusti (prezzemolo, basilico, mentuccia) aggiungendo tanta acqua (di lago raccomandavano un tempo i pescatori) a seconda dei piatti da preparare.
- Occorre innanzitutto provvedere alla pulitura del pesce; far quindi soffriggere in un tegame di coccio aglio, mentuccia e cipolla in precedenza triturati, aggiungendo 2 cucchiai di olio.
- - Tagliate a piccoli dadi le patate precedentemente pelate; tagliate in piccoli pezzi i pomodorini e aggiungete il tutto al soffritto insieme al pesce preparato.
- - Aggiungete circa un litro e mezzo di acqua (tradizionalmente si trattava di acqua di lago, oggi forse è preferibile evitarlo), aggiungete il sale e proseguite la cottura a tegame coperto per una mezz’ora.
- - Sistemate le fette di pane nelle scodelle e versateci sopra la zuppa fino a ricoprirle; condite il tutto con l’olio residuo.
Si tratta di un piatto da gustare anche a casa: ma se voi riusciste a consumarlo direttamente in una capanna sul lago preparato dal pescatore con il pesce appena pescato....
Era tradizione mangiare la sbròscia con le mani.
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