Magazine Diario personale

La scelta di Bart - L'uno e l'altro (ep2)

Da Cok7sette @cok7sette
...continua da qui.

Doveva essere una cosa facile e veloce, una scappatina, appena un intoppo, ed invece?

Invece ora si ritrovava legato ed imbavagliato nel suo studio a domandarsi seriamente cosa avrebbe fatto ai due cerebrolesi che l'avevano ridotto ad un insaccato in attesa di esser venduto al minuto in una macellerie del centro.
Tutto era andato storto in quel lavoro, tutto sbagliato, tutto fuori posto, tutto troppo sfasato dalla norma.
Loro non l'avevano capito, non ancora. Lui era un professionista nel suo lavoro, un vero artista, e faceva le cose a modo suo, coi suoi metodi. Metodi collaudati e rodati in lunghi anni di attività; pericolosi certo, ma assai lucrosi.

Non era la prima volta che si trovava certi curiosi in casa, gente interessata al contenuto delle sue casseforti, gente interessata a rubare.
Ladri! La peggiore feccia della terra!
Non era la prima volta e non sarebbe stata di certo l'ultima, di questo era certo, ma normalmente le cose andavano sempre in una certa maniera.
Lui entrava in casa, sorprendeva gli sfigati di turno, spiegava loro la situazione, e questi, di norma, capivano l'antifona e se ne andavano spontaneamente, solitamente direttamente alla stazione dei bus più vicina, sperando di riuscire a dileguarsi prima che lui decidesse di vendicarsi.
Ovviamente, dopo qualche giorno, venivano trovati defunti e sparpagliati in giro per i cassonetti del cesso di città natale nel quale erano nati e nella quale erano, prevedibilmente, fiondati a nascondersi inutilmente.
Lui li trovava sempre, o meglio. I suoi clienti li trovavano sempre.
I suoi clienti erano dappertutto, ed erano molto protettivi nei suoi confronti.
Bart, questo era il suo nome, faceva un lavoro molto particolare: riciclava denaro sporco e per farlo, ovviamente, ne tratteneva un discreta percentuale per sé.
Mai sceso sotto il 20 percento, ma mai salito sopra il 40. Si trattava quindi di uno di quegli individui che forniva i propri servigi ad una delle tariffe più economiche in quel mare popolato esclusivamente da squali, ma era la qualità del servizio che aveva, negli anni, decretato il suo successo.
Da ex operato in borsa Bart aveva capito molto presto che, nell'immenso volume di valuta che ogni giorno veniva trattata sui vari mercati finanziari, qualche centinaia di migliaia di dollari in più o in meno non facevano alcuna differenza. Se poi invece di Dollari americani si trattava di pesos messicani la cosa dava ancora meno nell'occhio.
Bart investiva i soldi che gli venivano affidati nel mercato azionario e, grazie ad un complesso sistema di scatole cinesi, riusciva a farne tornare indietro spesso di più. In tempi oltretutto ridottissimi.
Bart era apprezzato e conosciuto praticamente da ogni malvivente che fosse ancora abbastanza lucido da avere una qualche minimo sentimento di attaccamento alla propria sopravvivenza. Bart serviva tutti. bart era intoccabile.
Bart, però, era anche vecchio.
Aveva quasi sessant'anni ed era ricco fuori da ogni metro di paragone. Ricco ed oramai, tremendamente annoiato.
Annoiato e preoccupato.
Sapeva si sapere troppo.
Conosceva troppe facce, troppi numeri di conto, troppe password di troppi conti cifrati in troppi paradisi fiscali per pensare seriamente di potersi godere in pace la sua pensione. La sua meritata pensione. Il suo meritatissimo riposo.
Quei due sono la sua occasione, quei due sono la sua possibilità.
Bene ragazzi, abbiamo aggiunto un terzo incomodo. Anche lui vuole qualcosa, anche lui vede un possibile sbocco in questa opportunità. Come andrà a finire?
Ditemelo voi.... sono aperto a tutto, anche agli alieni.. be, forse agli alieni non ancora... che ne dite di qualche zombie affamato di cervello fresco? Ci buttiamo sull'horror?
O sulla commedia?

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