So perfettamente che il governo Monti è, e sarà, un governo liberale, di destra come la definisco io, ma nonostante ciò spero che duri abbastanza per incidere nell’economia, nello stile, nella educazione e nel riconoscimento dei meriti che dovrebbero essere alla base di qualunque persona venga chiamata al servizio del paese con il ruolo di ministro.
Non voglio qui esprimere un giudizio politico sul governo tecnico che la crisi e l’insipienza del governo fasciopiduista e nazileghista ci ha costretti a mettere in piedi.
Come ho già detto più volte c’è destra e destra, sono sopravvissuto a 50 anni di governi democristiani con una spruzzata di Milano da bere e mi sono democraticamente battuto contro di loro avendo una visione della società diversa dai così detti liberali e centristi ma sempre nell’ambito della democrazia e nel rispetto della Costituzione.
La differenza tra Monti ed il puttaniere piduista è abissale e lo si nota ancora di più nella scelta che hanno fatto per il Ministero della Pari opportunità.
Uno ha nominato ministro una sua cortigiana senza nessuna esperienza se non di valletta televisiva, avvenente, protagonista di calendari e con una famiglia fascista alle spalle, come un novello Caligola ha nominato ministro la cavallina con la quale si trastullava nel tempo libero, l’altro ha nominato ministro una personalità che si può anche non condividere sul piano politico, ma che sul piano delle capacità, della professionalità e della sua storia privata e pubblica ha tutti i valori ed i meriti per una investitura di tale importanza.
Per chi non la conoscesse, per me era una perfetta sconosciuta, metto il link che riporta un riepilogo delle sue attività.
Teniamo presente che sarà Ministro del lavoro e delle Pari opportunità, il mio confronto, con la precedente è dovuto alle Pari opportunità.
Elsa Fornero.
Era ora che si ritornasse ai meriti, etica, dignità, stile, morale, capacità. Politicamente non ci interessano i calendari ci interessano le persone.
Sul piano della forma, serietà, educazione, stile, capacità Monti, con questa nomina, gli ha dato un 10 a 0.
Il più grande statista degli ultimi 150 anni è solo un poveretto utilizzatore finale che si fa voler bene, senza stima, solo con il portafogli alla mano.
Altro pianeta.
Sul piano della forma, serietà, educazione, stile, capacità Monti, con questa nomina, gli ha dato un 10 a 0.
Il più grande statista degli ultimi 150 anni è solo un poveretto utilizzatore finale che si fa voler bene, senza stima, solo con il portafogli alla mano.
Altro pianeta.