Mentre ci si lambicca tutti sulle sorti del Paese – si dimette sì o no? – Magdi Cristiano Allam scopre i famigerati
poteri finanziari forti. Che voglio dire, mica pizza e fichi. Allam deve essere così preoccupato della loro oscura presenza che nell’editoriale di oggi sul
Giornale li cita sei volte sei. Perché appunto, mica stiamo parlando di pizza e fichi.
[…] si traduce nella violazione della nostra sovranità nazionale e nello svuotamento della democrazia sostanziale, nell’ennesima occasione da sfruttare sul piano interno per infierire sul capo del governo Berlusconi ripetendo ossessivamente che deve dimettersi. Non perché non gode più della maggioranza del Parlamento che incarna la sovranità popolare, ma perché non sarebbe gradito al «mercato» e ai poteri finanziari forti.
Ma siccome la verità è che quest’opposizione non condivide affatto le richieste di Trichet e Draghi ma le sfrutta soltanto per poter speculare sulla denuncia pur di disfarsi di Berlusconi, sembra orientata a far fare il «lavoro sporco» a Mario Monti, un tecnico che non essendo stato eletto dal popolo non dovrà rispondere del suo operato agli italiani ma solo ai poteri finanziari forti che lo vogliono.
Pur di ottenere le dimissioni di Berlusconi plaude alla disponibilità di Papandreou a dimettersi, fregandosene del fatto che è stato costretto a farlo di fronte agli ultimatum delle banche centrali, della Commissione europea, del tandem Merkel-Sarkozy, entrambi di centro-destra, che oggi impongono la loro volontà sull’Europa. La verità è che la sinistra ignora o finge di ignorare che la sconfitta del socialista Papandreou corrisponde alla vittoria dei poteri finanziari forti.
Ma allora da che parte sta questa sinistra? I fatti indicano che sta dalla parte dei mercati e dei poteri finanziari forti e non dalla parte degli italiani e dei popoli, che è pronta a sostenere un governo tecnico di transizione richiesto dai poteri finanziari forti anche se si tradurrà nell’umiliazione della nostra democrazia e nella violazione della nostra sovranità nazionale.
A noi italiani perbene e di buona volontà non ci resta che mobilitarci per salvaguardare la nostra sovranità e difendere il primato della nostra democrazia dall’assalto dei poteri finanziari forti e dal tradimento di una sinistra che sa solo distruggere ma non è in grado di costruire un’alternativa.