Una delle quattro spiagge più belle d’Europa e la prima della Gran Bretagna, Luskentyre è un’esperienza di vita, vitale, “vitalizzante”, non un luogo da visitare. Azzera i pensieri, sbalordisce, stupisce, fa sussurrare, mette in stand-by il battito cardiaco; lo fa ripartire a mille. Toglie il respiro, rapisce e disperde in un’apnea di estasi senza tempo. Crea emozioni, mondi alternativi, sussurra di dimensioni fantastiche e invita a esplorarle.
Photo Credits: Marco Elzi
D’ineguagliabile bellezza paesaggistica, Luskentyre è un generosissimo regalo della natura al pianeta Terra, che ha il potere di mutare qualsiasi parametro di valutazione del “bello” estetico di chiunque ne entri a contatto. Luskentyre è bella, bellissima. Non solo. Luskentyre incanta, fa innamorare perdutamente dei suoi colori, dei suoi spazi immensi e minuscoli, dei suoi contrasti e, di nuovo, della sua bellezza senza possibilità di repliche. Nessun “MA” può essere osato alla conclamata meraviglia di quel gioco naturale delle sue acque che si uniscono con la sabbia, generando dipinti d’emozioni ovattate, mute e silenziose. Emozioni fragorose che s’infrangono contro le pareti del cuore e generano stupore, disorientamento, incredulità di fronte allo spettacolo che offre Luskentyre. Si viene stregati dal sodalizio dell’amore tra le colline che escono dal mare cristallino e le nubi, con cui si rincorrono sempre in un gioco sbarazzino gestito dal vento che trasporta odori di mare e torbate sensazioni scozzesi.
Photo Credits: Marco Elzi
Luskentyre è una spiaggia, o per essere più precisi un insieme di spiagge che hanno il nome di Luskentyre. Losgaintir in gaelico, si trova alcuni Km a sud di Tarbert, il capoluogo dell’Isola di Harris, nelle Ebridi esterne. Lo si raggiunge dalla strada principale, che collega il nord col sud. Verso la metà di questa strada, tra Tarbert e il sud, si vede sulla destra uno sbiadito cartello indicante Luskentyre. Il cartello, invecchiato dalle piogge degli anni e dai venti, non rende merito allo spettacolo che da lì a pochi metri si godrà.
La svolta a destra, dalla strada principale, mena a una single track road, abbastanza trafficata, che sale e scende, che curva tra cottage e colline. Non ci si aspetta la meraviglia che si apre dopo una delle curve, sulla sinistra, se si ha la fortuna di trovare la bassa marea: una baia che regala incanto, emozione, amore. Ammetto che con l’alta marea l’effetto non sia parimenti coinvolgente, per quanto incantevole.
Photo Credits: Marco Elzi
Quando c’è la bassa marea, l’acqua rimasta tra i disegni della sabbia si colora di rosa, di viola, di arancione, di grigio e di giallo. Si crea un’emozione senza spazio geografico, senza tempo, senza parole. Senza respiro. E’ un incredibile gioco di sfumature che la natura ha espresso nella sua forma più smagliante. Quando il cielo è scuro i colori assumono tonalità azzurre. Quando la marea comincia a salire, parte del letto del mare è ricoperto. Uno spettacolo che vale la pena di vedere!
Questa baia è solo l’anteprima dell’immensa, infinita spiaggia di Luskentyre. Proseguendo la single track road si giunge a un parcheggio nascosto, proprio dove finisce la strada. Ci sono alcuni cottage in cui si può dormire e, magari, vedere qualche cavallo sulla spiaggia sotto al cottage. Qui i cavalli vivono liberi su questa terra lontana dalla civiltà e dalle economie di mercato.
Photo Credits: Marco Elzi
Parcheggiata l’auto, si prosegue a piedi per un breve sentiero in fondo al quale ci sono delle dune con delle erbe sulla cima. Oltrepassate le dune, si resta nuovamente in apnea per lo spettacolo d’ineguagliabile bellezza offerto da Luskentyre. Una spiaggia immensa, lambita da acque cristalline, che rimangono tali anche quando il cielo è scuro. Rimandano a mondi incantati, invitano a tuffarvisi dentro per assumere i loro connotati diafani, quasi a purificarsi, ma non in chiave religiosa! Almeno non per mia bocca!
Photo Credits: Marco Elzi
Ci si sente protetti sulla spiaggia di Luskentyre, a dispetto delle sue immense dimensioni. Le colline sono come mamme che ci proteggono dall’ignoto di ciò che si trova oltre il loro corpo. L’isola di Taransay, dal sinuoso profilo, che sorge nel centro delle acque, dà l’impressione del babbo, che se ne sta lontano, intento alle sue contemplazioni, a fumarsi la pipa, a leggere il giornale, ma con un occhio sempre vigile sui suoi figli. Ci si sente davvero sicuri lì.
Photo Credits: Marco Elzi
Luskentyre annulla i contrasti dentro di noi e ci rende i suoi, d’incommensurabile bellezza: drenano, filtrano i nostri pensieri e ci ridonano serenità, come del resto fa la Scozia in ogni occasione.
Se siete interessati a raggiungere Luskentyre, dalla Scozia Mainland si prende il ferry a Uig, Isle of Skye (la compagnia è la Caledonian Mac Brayne) e si giunge a Tarbert. Da lì, con l’auto sono circa 10 minuti di guida per arrivare al bivio di cui ho parlato. Si potrebbe anche fare la traversata del Minch, da Ullapool a Stornoway sempre con la stessa compagnia di navigazione e da Stornoway si scende a Harris in circa un’oretta.
Dove si può dormire? Ci sono cottage e BB in zona, per conoscere le varie possibilità ci si può rivolgere all’ufficio turistico di Tarbert o a quello di Stornoway.
Si ringrazia Marco Elzi per le foto di Luskentyre.
Post di Lucia Tysserand
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