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La scuola ai tempi della Lega

Creato il 11 novembre 2010 da Pierotieni
La scuola ai tempi della Legadi Piero Tieni
Fantastica la scuola legaiola, che peccato non avere più l’età. Quella sì che sarebbe stata uno spasso, il sogno per ogni studente cazzeggiatore: solo 4 ore al giorno per 5 giorni a settimana (così sfatiamo i luoghi comuni che al nord si pensi solo a sgobbare); 15 minuti di pausa dopo ogni ora di lezione (che se l’ora era quella di Storia della Patacca Padana è ovvio che hai bisogno di riprenderti); un anno in meno di scuola dell’obbligo (che se il Sole delle alpi non ti ha bucato e bacato il cervello entro 12 anni, è inutile insistere col tredicesimo); compiti in classe fuori dalla classe, per evitare che gli alunni copino (!?) (ma questo deve essere uno scherzo celtico); “bonus scuola” (soldi statali) ad ogni alunno, che sarà libero di spenderli in scuole pubbliche o private (anche in quella della moglie di re Umberto da Pontida); personale da assumere solo ed esclusivamente se residente in loco (e se in un paese non ci sono insegnanti, provvederà il salumiere).
Non c’è che dire, la riforma perfetta, al di là della più fervida fantasia. Peccato non ci abbiano pensato prima, con una scuola così persino il Trota ce l'avrebbe fatta.

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