Un titolo che lascia il foglio bianco, cosa vuoi dire ancora!
Un argomento che ti accompagna per tutta la vita: ricordi, emozioni, paure, sogni, sconfitte.
Se ci pensiamo bene queste presenze virtuali hanno a che fare con la scuola: facebook era nato per trovare gli amici di classe, i “mi piace” spesso possono essere proposti anche a chi vogliamo di nuovo mostrare un’ attenzione.
Quando si ritorna al paese da emigrato se si ha il coraggio di fermare un compagno si provano mille sentimenti (invidia, orgoglio, accoglienza, riconoscenza) ma tutto è nato da lì, da un luogo non scelto, ma neanche, un tempo, contestato.
Oggi il tale deve stare con la tizia, poi dopo un anno sarebbe meglio di no, ma la maestra che dice? Ma che c’entra! se a Gaia non piace e poi vedi anche nella sua famiglia….
E il direttore dell’Istituto mmmm. Una volta dicevi il Preside e capivi che era uno che parlava e si teneva lontano e alto, ma era roba di 5 minuti, oggi è forse un’interfaccia burocratica dell’insegnante, che è autonomo e abbandonato.
Più che il viaggio lampo del premier (ma meglio lì che in tv) la scuola dovrebbe essere lo spazio del rispetto e del futuro.
Bella l’esperienza del progetto 3T di Arzignano in provincia di Vicenza http://progetto3t.wordpress.com/ dove i nonni sia come storia, mestiere e vitalità hanno costruito un ponte con i ragazzi.
Se la legge a volte fa difetto cominciamo con la scuola, è di tutti!