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La severità francamente eccessiva di certe madri

Creato il 05 luglio 2010 da Fabriziogabrielli
Sembra che nel millequatrocentonovantadue, quando i reali ispagnoli terminarono la Reconquista asserragliando et liberando quell'ultimo avamposto moro ch'era l'Alahambra di Granada, Muhammad XII, il reuccio sfigato che tutti chiamavano il bambino oppure el zogoybi, che poi vuol dire proprio sfigato, e che qualcun altro riconosceva come Boabdil, ecco, nel lasciare la fortezza si sia inerpicato col cavallo suo per quella collina che oggi ha il nome di Cuesta de las lágrimas, e giunto in vetta, nel punto che Washington Irving indica come el último suspiro del moro, si sia voltato verso Granada e,insomma, abbia esalato un ultimo sospiro gonfio di rimpianti.
Al che la madre, Aicha, che lui aveva sempre trattato malissimo, pare le sia passata a fianco e gl'abbia detto, con una severità che m'è sempre sembrata francamente eccessiva, una frase glaciale, che solo a sentirla vengono i brividi a me, invece che a Boabdil: Non piangere da donna quel che non hai saputo difendere da uomo.
L'impressione che ho ogni volta che la leggo, quella frase, è la stessa che mi faceva da piccolo mia madre quando magari tutto piagnucolante andavo elemosinando un po' di commiserazione, col ginocchio sbucciato o un bernoccolo sulla fronte, e lei mi faceva e non piangere, sai, che ti do pure il resto, sennò.
Quando è uscito al cinema The Passion sono andato a vederlo ch'era di venerdì santo, lo spettacolo delle duemmezza, eravamo in quattro a quello spettacolo, ed io vomitai pure durante la scena della flagellazione, forse vomitai perché stavo poco bene di mio, infatti soffrivo di una brutta gastrite nervosa in quel periodo che mi faceva vomitare un giorno sì e quello dopo pure, e poi piansi pure, durante quel film, piansi al momento di quella scena in cui c'è Maria in fondo ad un vicolo ed il regista ci fa vedere, con gl'occhi di Maria, in fondo a quel vicolo, ch'è una traversa del cammino verso il Golgota, Gesuccristo che s'accascia sotto la croce.
E a Maria torna in mente quella volta in cui Gesuccristo bambinetto s'era tipo fatto male, cadendo, e lei l'aveva stretto forte, e allo spettatore viene facile pensare che lei pure in quegl'istanti di drammatico dolore vorrebbe andarselo ad abbracciare, Gesuccristo suo.
Però non lo fa.
E niente, mi son immaginato una ròba strana: ci pensi?, Maria che lo raggiunge e gli dice e alzati, sai, che ti do pure il resto, sennò.

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