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La sindrome del panettone (corsa di Natale-Germagnano e corsa di S.Stefano - Avigliana)

Creato il 27 dicembre 2010 da Babachu
Si sa, nel periodo Natalizio siam tutti succubi del panettone.Panettone a colazione, a pranzo, a cena e, in mancanza di altro, ogni occasione è buona per arrivare alla quaresima, finendo i panettoni svenduti sottocosto dopo le festività Natalizie!Così imperterriti, noi podisti farciti di canditi ed uva passa, corriamo.... La mattina di Natale, il ritrovo è a Germagnano per la classica corsa. 11 km circa in assoluta amicizia tra le borgate dell'ameno paese della Val di Lanzo. Uno spettacolo correre tra le montagne nonostante la pioggia caduta e gli slalom per schivare le inevitabili pozzanghere.La sindrome del panettone (corsa di Natale-Germagnano e corsa di S.Stefano - Avigliana)Uno spettacolo soprattutto i ristori (leggeri leggeri) gentilmente offerte dai borghigiani...cioccolata calda (o the) e torcetti di Lanzo alla prima sosta e Toma e marmellate (più panettone ovviamente) alla seconda.Un'usanza da non perdere, anzi da diffondere, che fa da viatico allo spirito Natalizio ed alle grandi abbuffate (...).......Il 26 con la mia pancia a panettone, alcuni problemi di digestione, mal di schiena ed un dolore persistente al tendine di achille (c'ho un'età), mi avvio in compagnia dei neotessarati Tra...nesi Cristina e Vital(i)ano in quel di Avigliana per la corsa di S.Stefano. Pioggia insistente (che solo nel dopogara si trasformerà in neve) e freddo a farci compagnia. L'ideale per i miei dolori.Ma io non desisto....La gara consta di tre giri di un anello fatto di muntacala (per i lettori internazionali saliscendi), piuttosto impegnativi , per un totale di circa 6200 mt.Parto bene, ma le sensazioni, complice la salita sono quelle di un'andatura piuttosto lenta. Il respiro si fa subito affannoso e non oso alzare lo sguardo perchè ciò che vedono i miei occhi mi spaventa. Appena lo faccio, scorgo Stella con l'amica Cristina ; con orgoglio molto maschile, le sorpasso entrambi e per tutta risposta sento il respiro di Stella che, s' incolla alla canotta. Dopo poco mi passa Mirella (i riferimenti alle donne, non conoscendo tutti i miei rivali di pari età mi vengono facili): pare una centometrista..."cavolo son proprio fermo" , penso...Poi però qualcosa capita , Mirella rallenta molto ed io riprendo spinta e coraggio. Siamo all'ultimo giro quando Stella rompe gli indugi e mi sorpassa (ormai ci ha preso gusto la ragazza), la incito per poi esalare l'ultimo respiro ed affrontare i restanti duemila metri in totale apnea..vedo l'arrivo , sprinto e chiudo. Mi accorgo di non avere il cartellino (cosa successa a molti), il ragazzo che prende i dati è lentissimo, io quasi non riesco a pronunciare il mio nome...ho il dubbio che la classifica sia uscita un po' falsata. Poco importa oggi vengono premiati solo i primi 3 di ogni categoria e la qualità degli atleti mi è parsa di livello.Quello che conta è il risconto cronometrico fermo a 24'37" (3'58" di media). Felice anche oggi, nonostante l'acuirsi del dolore al tendine di Achille mi spinga, per l'ennesima volta quest'anno, ad una riflessione: "Meglio fermarsi?" ...Resto titubante "Un perido di forma così, quando mi ricapita?"

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