La centrale di Fukushima. (Imagecredit: GreenPacks
Il terremoto di Sendai di ieri 11 marzo (東北地方太平洋沖地震, Tōhoku Chihō Taiheiyō-oki Jishin, letteralmente “Terremoto in alto mare della regione di Tōhoku e dell’Oceano Pacifico”) è stato un evento sismico di magnitudo 8,9 con epicentro in mare e con successivo tsunami. Si è generato a largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, alle ore 14:45:23 locali (05:46 UTC, 06:46 in Italia), alla profondità di 24,4 km. Attualmente è il più potente sisma mai registrato in Giappone, il quinto sisma più forte registrato con i moderni sismografi, e l’ottavo di sempre.
La centrale nucleare di Fukushima n. 1, chiamata anche Fukushima Dai-ichi, è un impianto situato nella città di Okuma appartenente al distretto di Futaba della prefettura di Fukushima. Con sei unità separate posizionate all’interno del sito con una potenza combinata di 4,7 GW, Fukushima I è uno dei 25 maggiori impianti di tutto il mondo, ed è stato il primo ad essere costruito e condotto dalla TEPCO (The Tokyo Electric Power Company). Oggi tutto il mondo ha gli occhi puntati sulle cronache di questo reattore impazzito.
Il Giappone ha dichiarato l’emergenza nucleare, è la prima volta. Inizialmente 2-3000 residenti sono stati fatti evacuare velocemente, coprendo un raggio intorno al reattore di 3 chilometri. Alcuni caccia si sono levati in volo per una ricognizione sulla zona. Intanto una diga nelle vicinanze ha ceduto, mentre la TEPCO ammette che la pressione nel reattore è in forte aumento (oltre due volte quella di sicurezza), e si rivelano i primi rischi di rilascio nell’ambiente di materiale radioattivo, probabilmente per compensare.
Poco dopo arriva la conferma di una perdita radioattiva direttamente dalle autorità, nel mentre il raggio di evacuazione si ingrassa raggiungendo i dieci chilometri.
Ecco lo scenario previsto da Kevin Kamp (via Forbes):
La griglia elettrica è giù. I generatori diesel di emergenza sono stati danneggiati. Il multi-reattore di Fukushima ormai conta solo sull’energia delle batterie, che durerà solo per otto ore. Il vero pericolo proviene dalle condizioni termiche del nucleo del reattore che deve essere continuamente raffreddato per 24 a 48 ore. Senza elettricità le pompe non saranno in grado di pompare acqua attraverso il nucleo del reattore per raffreddarlo. Una volta che l’elettricità finirà, il combustibile nucleare irraggiato potrebbe cominciare a fondersi. Se i sistemi di contenimento falliscono, potrebbe verificarsi un rilascio di radioattività catastrofico per l’ambiente.
Oltre al nucleo del reattore, anche la piscina di contenimento per il combustibile nucleare altamente radioattivo è a rischio. La piscina di acqua di raffreddamento deve essere continuamente in ricircolo, altrimenti il combustibile inizierà a bollire e nel giro di un giorno o due, l’acqua della piscina potrebbe evaporare completamente. Senza l’acqua di raffreddamento, il combustibile nucleare potrebbe andare incontro a una combustione spontanea in una reazione fortemente esotermica. Fino al 100 % di tutto il combustibile potrebbe incendiarsi rilasciando una nube radioattiva del Cesio-137 contenuto nelle piscine, disperdendosi a discrezione dei venti. Le conseguenze potrebbero essere ancora peggiori delle catastrofi di Chernobyl e di Three Mile Island“.
Nel frattempo, secondo fonti multiple, il livello effettivo di radiazioni passa rapidamente da otto a più di 1.000 volte rispetto ai valori tollerati.
Ultime notizie, ora locale 05:33: due reattori della centrale sono stati danneggiati, ed i funzionari dicono che hanno “perso il controllo” della pressione, almeno secondo Reuters. I timori di un meltdown sono sempre più concreti.
Questo è il colpo di grazia per l’industria nucleare, che già non godeva di una buona salute e non voglio fare del facile sarcasmo. Spero che da domani spengano tutti i reattori, in riflessivo segno di lutto per tutto ciò che sta accadendo, nella costante speranza che la situazione rientri nella normalità con le minori conseguenze.
Su Twitter migliaia di tweet vengono sparati ogni minuto con le ultime condizioni del reattore 1 di Fukushima, la pagina di Wikipedia è in continuo aggiornamento.