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La sindrome di Fukushima

Creato il 18 giugno 2011 da Gianpaolotorres

Nel suo nuovo programma sull’energia il governo tedesco ha indicato che entro il 2022 verranno chiuse tutte le 17 centrali nucleari attive nel Paese. Alla base della decisione, il recente disastro alla centrale di Fukushima, in Giappone, devastata da un terremoto l’ 11 marzo scorso, di una gravità paragonabile a quella di Chernobyl, se non peggiore. Chi ha piu’ di 25 anni probabilmente si ricorda bene gli appelli a non mangiare verdure a foglia larga. Siamo di nuovo nella stessa situazione?

La sindrome di Fukushima

Gli esperti dicono di no, almeno per ora, a causa delle molte differenze tra i due eventi e dalla distanza geografica ed anche perchè il mondo ora è sotto stretto controllo grazie a decine di reti di rilevamento monitorizzato dai cieli.

La sicurezza in Europa e in Italia

Secondo l’ultimo comunicato ufficiale, datato 25 marzo, “i rischi di sicurezza alimentare per i cittadini UE a causa della crisi nucleare giapponese sono bassi” perchè il Giappone è autorizzato ad esportare verso l’UE solo quattro prodotti di origine animale ovvero:

  • prodotti ittici,
  • molluschi bivalvi,
  • involucri di origine animale,
  • alimenti per animali domestici
Possono arrivare anche ortaggi, legumi e frutta, ma queste esportazioni sono ridotte, come pure quelle di prodotti ittici e vegetali. La Commissione ha comunque disposto controlli più serrati sulle merci provenienti da 12 prefetture per limitare qualsiasi rischio per la propria catena alimentare. Per gli italiani al rientro dal Giappone il Ministero della Salute (www.salute.gov) ha allertato una serie di centri di rilevamento in tute le Regioni per chi volesse sottoporsi a controlli. Ha inoltre ricordato che “l’Oms ha messo in guardia contro l’automedicazione con compresse di ioduro di potassio o con prodotti con iodio, che devono essere assunti su una raccomandazione di sanità pubblica”.
Filed under: Benessere e salute, News e notizie dal mondo

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