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La sinistra già prepara il programma che sancirà la morte dell’Italia e la destra dorme sugli allori…

Creato il 10 giugno 2012 da Iljester

La sinistra già prepara il programma che sancirà la morte dell’Italia e la destra dorme sugli allori…

A sinistra già si pensa al programma di governo: matrimoni gay, cittadinanza ai nati nel territorio italiano, testamento biologico, fecondazione eterologa, divorzio breve. Proposte che vanno contro le regole basilari di una civiltà etica e di una identità culturale sana e coerente, e che stridono con i principi del diritto naturale che tutela la vita e la Famiglia, come elementi irrinunciabili delle aspirazioni umane.

Mi chiedo dunque dove stia andando la destra e cosa stia facendo per recuperare il consenso della maggioranza degli italiani, che è il consenso del quale “naturalmente” essa può disporre. Perché gli italiani – o almeno la loro stragrande maggioranza – aborrono la sinistra, ma è chiaro che oggi più della sinistra aborrono gli errori politici (spesso assurdi) in cui la destra è spesso caduta.

Ecco allora che in questo clima di antipolitica in cui stravince Grillo, a farne le spese è soprattutto il popolo della destra, ampiamente sputtanato e denigrato dai mass media e da una rappresentanza politica la quale anziché difendere con durezza gli interessi dei suoi rappresentati e dell’intero popolo italico, si preoccupa di difendere la casta e i suoi interessi, gli indagati di partito e anche gli affari sporchi dei parassiti di Stato.

Non che la sinistra su questi aspetti sia migliore. Anzi, per certi versi è peggiore della destra, essendo maggiormente avvezza ai rapporti clientelari, ai compromessi affaristici e alle ipocrisie morali. Diversamente della destra però sa gestire meglio i propri scandali e le proprie contraddizioni. Così può permettersi di fare la morale sulla condotta di Formigoni, mentre fa finta di nulla sulla condotta di Penati, che è pure peggiore, perché almeno Formigoni non è indagato, mentre il signor Penati sì.

Dunque la domanda è pressante: cosa stanno combinando dalle parti del PDL? L’impressione è che gli interessi particolari di questo o quel gruppo dirigente prevalgano ancora una volta sul realismo e la drammaticità della situazione politica attuale. Nessuno vuole perdere la propria fetta di potere interno al partito. Tutti vogliono decidere, e la situazione di stallo prende il sopravvento. Intanto il tempo passa e le elezioni si avvicinano. Che siano a ottobre o marzo del 2013, poco importa. Importa che finora il centrodestra sia rimasto immobile e arroccato sulle posizioni di quel nobile dell’ancien regime che pur avendo i contadini con i forconi sulla porta che si accingono a prenderlo e linciarlo non rinuncia a bersi il suo quotidiano bicchierino di Bordeaux, rilassato sulla sua poltroncina di velluto.

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È davvero assurdo! Considero questo modo di fare offensivo nei confronti di tutte quelle persone che hanno certi valori e certe aspettative e che non trovano più un punto di riferimento politico in grado di rappresentarle. Eppure, basterebbe davvero poco, come ho già scritto più volte in questo blog. Maggiore umiltà e maggiore coraggio. Soprattutto abbandono della vecchia strada per intraprenderne una nuova: quella della rivoluzione completa del PDL secondo i criteri che ho suggerito nel mio precedente articolo relativo alla “ridicolaggine dei listoni civici berlusconiani“.

Diversamente aspettiamoci l’attuazione del programma porcata del Partito Democratico e dei suoi alleati, e iniziamo a suonare il De Profundis per l’Italia. Che se non finirà come la Grecia, diverrà terra di conquista per gli stranieri e per le banche della speculazione, nonché – dulcis in fundoesempio lampante di come si possa annientare l’identità e la cultura di un popolo in nome di uno pseudo progresso sociale, che in verità è meglio noto come decadimento morale, etico e politico di una nazione.

di Martino © 2012 Il Jester 


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