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La Siria è il laboratorio a cielo aperto del Nuovo Ordine Mondiale
Creato il 03 settembre 2013 da AstorbrescianiIl Nuovo Ordine Mondiale, fautore di una cospirazione mondiale avvolta nel silenzio, ha le idee chiare in merito. Odia la Siria e la vuole annientare. Perché? Le ragioni sono diverse. Intanto, la Siria è in una posizione strategica, è una pedina fondamentale sulla scacchiera. Purtroppo per lei ha una forte identità nazionale e non ha debiti con il Fondo Monetario Internazionale. Elementi inaccettabili per gli oligarchi mondiali. È un pericolo perché è a conoscenza dei piani del Nuovo Ordine e potrebbe denunciarli. Poi, è l’ultimo paese laico del Medio Oriente, dove convivono 19 confessioni religiose. Inoltre, ha il gas e intende costruire oleodotti. Infine, è contro l’OGM. La sua autonomia e la sua indipendenza, e in ultima analisi la fierezza del suo popolo, non si conciliano coi progetti del NWO (New World Order) sull’area mediorientale e il Mediterraneo. I siriani vanno castigati, anzi asfaltati. È ciò che sta accadendo nell’indifferenza generale del mondo civile, la cui ipocrisia è vergognosa. Si finge ribrezzo per l’uso delle armi chimiche e solidarietà per donne e bambini trucidati ogni giorno. Ma si gira la testa dall’altra parte per non vedere che nel volgere di poche settimane la Siria è stata riportata al Medioevo, come è accaduto in Afghanistan. La rete ferroviaria e le centrali elettriche sono state distrutte. Anche gli oleodotti sono fuori gioco. I diritti umani sono cancellati. Ovunque regnano il caos, la violenza e la miseria. I siriani vivono in un clima di terrore. Con grande ritardo, oggi si discute se attaccare la Siria e riportare l’ordine. Va bene, ma quale? Che ordine può portare il lancio dei missili e delle bombe intelligenti? Ancora una volta ci si sveglia tardi e ci si arroga il ruolo dei liberatori. La verità è che assistiamo impotenti a una sceneggiata aleatoria, la cui evoluzione dipende da troppi fattori economici e geopolitici per scommettere su ciò che accadrà domani o, più semplicemente, per assumere una posizione convinta. E, soprattutto. per prendere coscienza di chi siano i giusti in questa contesa, ammesso che ce ne siano. Al momento, possiamo solo riconoscere con tristezza che ci sono tanti, troppi martiri innocenti. Come le cavie di laboratorio, i siriani sono sacrificati in nome di un cambiamento basato sull’avidità, la sete di potere, la cultura dell’odio e la tecnologia della morte. In fondo, pensano in molti, sono solo topi.
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