Cari amici lettori,
... 3500 ma non li dimostra: Un Posto al Sole, la prima soap opera seriale italiana prodotta da RaiTre, Rai Fiction, Fremantlemedia Italia e dal CentroProduzione RaidiNapoli, in onda dal lunedì al venerdì alle ore 20.40 il 18 maggio taglia questo prestigioso traguardo, un unicum nel panorama della fiction italiana.
26 matrimoni, 20 funerali e 15 arresti, 3654 baci e 400 schiaffi, 1798 armi in scena, 26 animali e 20 bambini: sono solo alcune delle curiosità della soap più longeva e popolare, arrivata al suo quindicesimo anno di programmazione e seguita da circa 2 milioni e 700mila telespettatori ogni sera col 9% di share di media.
Il pubblico è trasversale, casalinghe, liberi professionisti, adolescenti, anziani, laureati. Variegata anche la composizione geografica: nonostante sia ambientata a Napoli, la serie è seguita in tutta Italia, le punte di audience si hanno nel Triveneto.
“Devo tutto, successo e popolarità, al personaggio di Angela Poggi – afferma Claudia Ruffo. Ho debuttato a 16 anni, sono presente fin dalla prima puntata, andata in onda il 21 ottobre 1996 su Rai 3. Sono sommersa dall’affetto e dalla stima della gente, puoi fare dei film bellissimi o delle esperienze professionali importanti, ma resti sempre legata alla soap”. Dal suo esordio si sono alternati 120 registi, 235 sceneggiatori, 200 tra tecnici e maestranze, gli attori in onda sono 18 protagonisti e una ventina di guest fisse per un totale di 4430 scritturati mentre le comparse ammontano ad oltre 60mila, 63mila le scene girate. Molte le location tra cui la splendida Villa Solimene a Marechiaro, Piazza del Plebiscito, Castel Capuano, Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino, il Teatro San Carlo, il Teatro Sannazaro, Castel dell’Ovo, ma anche New York, Milano, Torino, Firenze, Palermo, Portofino, Lecce, Saint Vincent e Bologna. “Sono nella soap da sedici anni e non mi sono mai pentito – dice Patrizio Rispo, il mitico portiere di Palazzo Palladini. Tutto potevo immaginare tranne che questa soap, nata per scommessa, continuasse ancora oggi con un successo costante. Raffaele, il mio personaggio, mi mantiene giovane,vive con me, mi rende più solare, mi consente di essere più socievole. Con tutto il cast si è formata una grande famiglia, ci divertiamo tantissimo”. Un Posto al Sole conferma la sua capacità di intrecciare i temi classici della soap – amori, intrighi, passioni, vendette, gelosie, amicizia – con il vissuto quotidiano e le tematiche sociali: la violenza sulle donne e in famiglia, l’affido familiare, la vita dentro e fuori dal carcere, la delinquenza minorile, aborto, alcolismo, sicurezza stradale, droga, donazione del sangue e degli organi, rifiuti tossici. “Il mio personaggio, Franco Boschi, ha avuto una vita segnata dalle tinte forti del rischio – aggiunge Peppe Zarbo. Sono entrato nel cast il 28 gennaio del 1998 e il feeling continua ancora. La nostra forza è proprio il legame con l’attualità in linea con la programmazione di Rai Tre. La gente, quando mi ferma, vuole salutare Franco non Peppe. Ci sono dei momenti in cui il personaggio è più invadente nella mia vita, altri in cui non ci pensi proprio. Abbiamo ritmi frenetici, arrivi, giri, riprendi il treno, torni a casa. Nonostante non ci si veda spesso fuori dal set, siamo tutti in contatto energeticamente”. Il tipo di serialità, scandita dal tempo reale, e la scelta dei soggetti hanno consentito agli spettatori di identificarsi ogni volta in uno dei personaggi delle storie. Unica produzione italiana che segue una prerogativa tipicamente americana o latina: gli attori fissi del cast, come il “portiere” Raffaele Giordano (Patrizio Rispo) o Renato Poggi (Marzio Honorato), sono cresciuti e invecchiati con i loro spettatori rendendo i loro personaggi così credibili da creare negli spettatori una certa confusione tra realtà e finzione. La soap opera ha da anni consolidato anche una community online grazie al sito www.unpostoalsole.rai.it (una media di 18.000 visitatori unici al giorno) e il suo forum da dove è possibile collegarsi in diretta con gli attori grazie al supporto della tecnologia video chat. “Ho iniziato nell’ottobre del 2007 dopo aver superato vari provini, la produzione cercava un ragazzino con le mie fattezze e sono stato scelto proprio io – dice Vincenzo Messina. Per me è stata una gioia indescrivibile interpretare Nunzio Cammarota, il classico scugnizzo napoletano, la cui vita cambia quando conosce Franco, che diventa il suo punto di riferimento. Il mio personaggio si sta modellando con il passare degli anni, sono diventato un adolescente ed ora ci vorrebbe una fidanzata. Gli altri attori mi hanno accolto come un figlio, mi hanno insegnato molto e mi coccolano tanto”. Come si spegneranno le 3500 candeline? Con una puntata speciale in cui Teresa (Carmen Scivittaro), storica governante di casa Ferri, viene licenziata e si ritrova in ascensore con Serena (Miriam Candurro), la sua sostituta. Grazie a Teresa rivedremo i momenti salienti della soap in una specie di amarcord. Tanti gli attori lanciati dalla serie napoletana, Laura Chiatti, Lorenzo Flaherty, Walter Nudo, Serena Autieri, Ettore Bassi, Giada Desideri, Maurizio Aiello, Serena Rossi, Claudia Ruffo e Michelangelo Tommaso e un regista d’eccezione: Gabriele Muccino. Molte anche le partecipazioni come guest di personaggi famosi tra cui Catherine Spaak, Amanda Lear, Barbara Bouchet, Heather Parisi, Pupo, Denny Mendez, Brigitte Nielsen, Miranda Martino, Gianni Nazzaro, Maria Teresa Ruta, Marina Suma, Tiberio Timperi, Valeria Fabrizi. I protagonisti storici sono Patrizio Rispo (Raffaele), Luisa Amatucci (Silvia), Lucio Allocca (Otello), Germano Bellavia (Guido), Marina Giulia Cavalli (Ornella), Ilenia Lazzarin (Viola), Riccardo Polizzy Carbonelli (Roberto), Alberto Rossi (Michele), Carmen Scivittaro (Teresa), Nina Soldano (Marina), Peppe Zarbo (Franco). Tra i nuovi protagonisti Stefania De Francesco (Katia), Vincenzo Messina (Nunzio), Luca Ferrante (Lorenzo), Fiorenza Tessari (Adriana), Miriam Candurro), Gino Rivieccio (Virgilio) e Cristina d’Alberto (Greta). “Nella soap sono Viola – aggiunge Ilenia Lazzarin -, sia io che il mio ruolo siamo cresciuti e maturati insieme. Le sono affezionata e l’ammiro molto per la sua diplomazia, la sua razionalità, la sua generosità e il suo altruismo. Viola ha superato difficoltà, sofferenze, spesso gli sceneggiatori mi hanno chiesto di attingere dalla mia vita personale per rendere più credibile il personaggio. Con tutto il cast si è creato un legame forte, nelle scene, poi, con Patrizio Rispo, mio padre nella soap, e con Marina Giulia Cavalli, mia madre in scena, sono molto spontanea, ci sentiamo una vera famiglia”.
La serie è stata anche materia di studio, di tesi universitarie e di un libro scritto da Marco Mele, segno di un indiscutibile successo.
(articolo curato da Antonio D'Addio)
Con affetto, Armando Sanchez