L’altro ieri l’euro è sceso sotto la “soglia psicologica” di 1,21 dollari. Ero al bar di una stazione di servizio di quelle che hanno il caffè sotto costo e sono aperte praticamente h24 e, mentre i miei occhi leggevano questa notizia con notevole disinteresse, le orecchie hanno mio malgrado intercettato la conversazione tra due uomini accanto.
Parlavano di valute, di controvalore, del cambio euri-dollari sceso appunto sotto questa “soglia psicologica”. Non sembravano dei brokers, e nemmeno stakeholders, o buyers, o che cazzo ne so io. Parevano piuttosto dei gas station clerks e mi domandavo cosa cavolo potesse mai fregargliene di tale faccenda: avevano degli affari internazionali in corso? Dovevano acquistare merce in dollari? Io qualche anno fa compravo i dischi online in dollari, quando il cambio era tipo a 1,50, perché era troppo conveniente e cazzo venivano fuori diversi vinili aggratis. Tu sito tetesco vendere 7 pollici a 4 euri più spedizione? Io allora kompro da sito di altro posto a 1,99 dollari più spedizione. A Germagna gna’ fa’, pensavo in quei momenti.
Comunque sia, da come hanno chiuso il discorso è parso chiaro come il commercio non c’entrasse niente visto che ho sentito un nitido “devono andare tutti a casa”. Ma tutti chi?
Dietro a discorsi del genere è la mia soglia psicologia che sta per essere valicata. Nonostante l’atteggiamento zen che mi sono imposto dal novembre 2011, capita a volte di vacillare. Di andare vicino a oltrepassare quella soglia e sbarellare di brutto.
Come stamattina. Mi è arrivato questo sms: “Ciao a tutti, al comune c’è una raccolta firme per un referendum sulla riduzione dei fondi statali per gli stipendi dei Consiglieri comunali e per le sovvenzioni ai partiti…si può firmare fino all’una.”
Ecco, ho dovuto urlare. Sono mesi che su facebook sto bannando dalla sezione notizie tutti quelli che viraleggiano questa storia di firmare in Comune per abbassare gli stipendi ai parlamentari, e in pratica vedo ormai solo 5 o 6 aggiornamenti, e tu mi vieni a colpire in zona cesarini con un sms che per di più cambia i contenuti del referendum? O ci sono pure quelli? E poi che cazzo c’entrano i Consiglieri comunali? Mica prendono lo stipendio perdìo!
Non voglio firmare, per almeno tre motivi: 1) organizzare un costosissimo referendum per decidere di risparmiare mi pare quanto meno un paradosso, è una cosa che devono fare loro stessi; 2) questo referendum non si farà mai, sempre se esiste; 3) non è che tagliando gli stipendi a quelli noi troviamo tutti un lavoro e diventiamo più ricchi, quindi cosa me ne fotte? Preferisco concentrarmi su questioni più importanti, tipo limitare le ferie che durano ormai da tre mesi.
Comincia a sembrare disoccupazione.