Indifferenza. È ciò che ho provato chiuso il Premio Strega 2008, La solitudine dei numeri primi. Ho letto la storia di Alice e quella di Mattia, letteralmente due romanzi diversi contenuti nello stesso libro, e sono rimasta indifferente alle loro solitudini. Okay, la partenza è col botto: quando sono entrata nella vita di una bambina costretta dal padre a frequentare controvoglia il corso di sci (finendo col rompersi un’anca e rimanendo zoppa a vita) e in quella di un bambino obbligato a portarsi appresso il fardello della sorella ritardata, abbandonata nel parco nelle sue intenzioni solo poche ore ma scomparsa di fatto per sempre, mi son detta: se queste sono le premesse, ho tra le mani un romanzo che mi riserverà delle (belle) sorprese.
Invece no. Superata l’interessante parte iniziale, che generalmente è invece quella che scorre con più difficoltà e solo dopo la quale ci si abbandona al piacere della lettura, è cominciato il mio disinteresse per i nostri due numeri primi gemelli – se anche voi, non amando la matematica, non avete idea di cosa siano, cliccate qui. È pur vero che due ragazzini che si sentano responsabili della rovina delle proprie esistenze possano avere delle turbe mentali, ma sottoporre costantemente al lettore le immagini di lui che si tagliuzza le mani e quelle di lei che rifiuta il cibo con stratagemmi alquanto stravaganti non è divertente. E non lo è soprattutto perché Alice e Mattia cominciano a torturarsi a pagina 18 e continuano fino alla fine: intendo dire che non c’è alcuna crescita dei personaggi; al massimo si può registrare senza difficoltà una loro involuzione. Insomma, succede tutto e non succede niente.
Indifferenza e, aggiungo, perplessità. Riposto il libro nello scaffale mi sono chiesta: ma in definitiva Alice e Mattia si amano pur non essendosi in realtà mai conosciuti davvero – e talvolta mai sopportati – ed essendosi persi di vista giovanissimi, per poi ritrovarsi per un’oretta e dirsi nuovamente addio? E io cos’ho acquistato leggendo la storia di due squilibrati? Domande ancora senza risposta (Giordano, se stai leggendo e vuoi illuminarmi, fa’ pure!).
Angela Liuzzi
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, Mondadori, euro 13.