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La soluzione per l'economia

Creato il 14 ottobre 2011 da Orwell84

La soluzione per l'economia

Poco meno di una settimana prima che il Presidente Obama si trovi a discutere dell'ennesima proposta per risollevare le sorti lavorative degli Stati Uniti, la realtà economica, questa sconosciuta per i pianificatori centrali, è intervenuta puntualmente con una mazzata tra capo e collo per l'amministrazione statunitense: Solyndra, un'azienda americana che produce pannelli fotovoltaici, ha dichiarato bancarotta. Questa azienda era stata utilizzata da Obama nel maggio del 2010, per sponsorizzare il piano economico che prevedeva una ripresa estiva dell'economia, sull'onda della creazione di centinaia di "lavori ecologici". In cambio l'azienda aveva ricevuto cospicui finanziamenti pubblici a sostegno della propria attività. La teoria economica avrebbe suggerito all'illuminata amministrazione che un'attività che non è in grado di attirare finanziamenti privati molto probabilmente non costituisce un investimento fruttuoso. Le risorse che vengono impiegate in un contesto, non possono essere contemporaneamente utilizzate da un altro e i posti di lavoro creati dal governo finiscono inevitabilmente per affollare il settore privato e rendere ciascuno più povero. Il concetto è chiaramente spiegato da Henry Hazlitt nel testo " Economics in one lesson":

É ovvio che nel caso di un sussidio, i contribuenti perdono precisamente tanto quando l'industria X ottiene. Dovrebbe essere altrettanto palese che, come conseguenza, altre industrie perdano tanto quanto l'industria X guadagna. Essi devono pagare una parte di tasse utile a sostenere l'industria X. E in consumatori, poichè vengono tassati per sostenere l'industria X, avranno uno stipendio minore con cui acquistare beni. Il risultato è che le altre industrie in media devono essere più piccole per permettere all'industria X di essere più grande. Ma il risultato di questo sussidio non si limita al fatto che ci sia stato un trasferimento di stipendio o di ricchezza, o che le altre industrie si sono rimpicciolite in proporzione a quanto l'industria X si è ingrandita. Il risultati è anche (ed è qui che la perdita netta arriva alla nazione considerata come un'unità) che il capitale e il lavoro vengono trasferiti dalle industrie in cui sono impiegati in maniera più efficiente verso una realtà in cui sono impiegate con meno efficienza. Meno ricchezza viene creata. La condizione media di vita viene abbassata in rapporto a quella che sarebbe stata senza sussidi.

In sintesi, la creazione artificiale di lavori ecologici non tiene conto di quanto sia l'ammontare dei lavori distrutti in altri settori. Sfortunatamente nessun rapporto governativo riporterà mai queste cifre. Questi lavori "puliti" hanno uno "sporco" segreto: essi non risolleveranno le sorti di una nazione e renderanno i contribuenti e i consumatori più poveri. I fatti di questi giorni lo dimostrano chiaramente e costituiscono il lampante esempio pratico delle conseguenze disastrose dell'interventismo economico:
Solyndra è solo il singolo esempio di quello che c'è di sbagliato nel governo. Non è l'esempio più eclatante nè il più esplicativo, ha semplicemente raccolto più attenzioni in quanto rappresentava nella maniera più trasparente possibile il problema, ovvero che il governo sta cercando di manipolare l'economia. Il politici tentano di selezionare vincitori e vinti, secondo un criterio casuale o in base a chiunque gratti loro la schiena. Come Solyndra e innumerevoli altri esempi dimostrano, ciò è molto insidioso e stupido. Non è solo sprecando i soldi dei contribuenti e trasferendo il capitale da coloro che sanno cosa farne a coloro che lo distruggeranno: le aziende in fallimento. Non è solo corrompendo i politici, da parte di coloro che beneficiano della generosità del governo e che poi premiano i burocrati da cui hanno ottenuto i finanziamenti. Non fraintendetemi, sono anche questi aspetti, ma in assoluto la cosa peggiore è che queste scelte corrompono tutti noi.
Corrompe il governo che in teoria dovrebbe rappresentarci tutti. Corrompe coloro che ricevono queste elargizioni e coloro che avidamente vorrebbero la loro parte. Corrompe il "libero mercato", facendolo diventare un giocattolo per burocrati e politici. Corrompe l'opinione pubblica, che viene condizionata a pensare che è compito del governo migliorare la situazione economica o "creare posti di lavoro". I lavori creati dal governo non producono nulla, sono un salasso per l'economia. I lavori finanziati dal governo non sono un miglioramento. Per avere un'economia che funzioni correttamente le imprese devono guadagnarsi i loro profitti, non vederseli consegnati. Ottenere profitti senza meritarli le rende pigre, svogliate e bramose di altri aiuti. Esse non hanno più alcun incentivo a produrre merci tangibili, utili o efficienti. La situazione peggiora quando le politiche governative vengono modificate al fine di favorire quelle imprese pigre e svogliate a scapito dei loro rivali che non ottengono favori e sussidi. Non solo le compagnie peggiori ricevono una ricompensa, ma i più virtuosi vengono puniti dai politici e dai burocrati in cerca di uno scambio di favori. I politici affermano che creeranno posti di lavoro, ma non diranno mai che i loro falsi e sussidiati lavori non esisterebbero in un'economia reale. Non diranno mai agli elettori che per ottenere questi lavori è necessario rapinarli. Certamente no, dire "Ti sto rapinando per creare questi falsi posti di lavoro per un mio temporaneo beneficio politico" sarebbe una verità assoluta troppo sincera da pronunciare. Essi avranno sempre la faccia tosta di chiedere un aumento della pressione fiscale per i virtuosi e non sussidiati lavoratori, al fine di finanziare i loro "utopici piani di lavoro".
Infatti non fare nulla sarebbe di gran lunga meglio per la creazione di nuovi posti di lavoro che approvare i piani proposti dal Presidente Obama, proprio come sarebbe stato molto meglio rimanere con le mani in mano piuttosto che varare il Piano Paulson sotto la presidenza Bush. Non fare nulla sarebbe di gran lunga la cosa migliore che un governo potrebbe fare se volesse creare della genuina occupazione in questo paese, lavori in grado di pagare tasse piuttosto che posti che necessitano delle tasse altrui per esistere. Entrambe le parti sono colpevoli di questo, lungo gli ultimi decenni. Sventolando la falsa bandiera della "creazione di posti di lavoro" al solo scopo di ottenere il voto del loro pubblico. Oggi, questo costituisce il fulcro stesso della politica economica, invece di essere solo un contorno. Questa è pura follia economica. Se volete vedere lavori reali in grado di creare ricchezza, piuttosto che falsi lavori che ne succhiano, è necessario tagliare le norme governative e le tasse. Esse infatti sono un fardello per l'economia. Quando questo fardello diventa insostenibile, otteniamo un rallentamento dell'economia, una recessione o peggio una depressione. Oggi questo peso è insopportabile, il motore economico è sovraccarico e la vettura non sarà mai in grado di superare le collina senza che venga tolto del peso da essa.
Un buon piano economico abbasserebbe le tasse sull'impresa e su chiunque altro. La smetteremmo di punire gli investimenti, necessari per la crescita di un'economia. Dobbiamo anche cancellare qualsiasi forma di sussidio e sostegno per le industrie e le organizzazioni non governative. Non c'è nessuna buona ragione per cui il governo debba finanziare altri soggetti che non siano il governo stesso.


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