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La sorpresa dell’e-book in Italia

Creato il 13 settembre 2013 da Sulromanzo

Autore: Irina Turcanu

e-book
Appena il mondo iniziò a parlare del fenomeno dell’editoria digitale, degli e-reader, dei .mobi, sembrava che da lì a breve gli scaffali delle librerie si sarebbero svuotati dai libri lasciando spazio ai soprammobili. Specie negli USA. In Italia, i pronostici suggerivano un’invasione più rallentata. Anche se il primo Natale, del lontano 2009, avrebbe dovuto far salire alle stelle l’e-book e i rispettivi e-reader.

Volgendo lo sguardo al passato, mantenendo comunque un occhio di riguardo per il presente, si nota, tuttavia, che le attese sono state alquanto disilluse. Sugli scafali i volumi cartacei ci sono ancora. E, per la gioia di chi preferisce sfogliare le pagine nel dolce vecchio stile, lì resteranno almeno per qualche anno ancora.

Un dato, però, attira l’attenzione: gli USA e il mondo e-book. Fino al 2012, la vendita dei libri digitali ha toccato cifre altissime, triplicandosi di anno in anno, subendo poi quasi una battuta d’arresto. 289 milioni di dollari è l’introito riportato in alcune statistiche riferite alla vendita di fiction per adulti, nel 2012. 328 milioni di dollari, nel 2013. L’incremento, sostengono le stesse statistiche, rispetto agli anni precedenti, quest’anno è stato esiguo: 5%.

Sorge il dubbio che, se oltreoceano, dove l’era digitale è stata accolta a braccia aperte, i lettori hanno iniziato a storcere il naso dinanzi al libro virtuale, nel Belpaese la situazione dovrebbe essere una delle peggiori. AIE, tuttavia, ci stupisce con i risultati dei suoi studi: se nel 2009 l’e-book rappresentava solo lo 0,2% dei titoli in commercio, nel 2013 sono 8,3%. Nel mese di marzo, 44,5% dei nuovi titoli sono apparsi anche in formato digitale. E, per soddisfare la curiosità morbosa, sono di più gli uomini a leggere virtualmente rispetto alle donne.

 


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