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>>La spaccatura del PDL

Creato il 16 novembre 2013 da Felice Monda

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La spaccatura che si sta verificando nel PDL ha forse cause che vengono da lontano.

Per esempio pensiamo all’allontanamento nel passato di Fini e Casini: pezzi che si staccavano dal PDL e cominciavano a dar vita a quello che all’indomani della spaccatura del PDL di allora sarebbe potuto diventare un grande partito di centro moderato. Esperimento quello del partito di centro moderato portato avanti poi con “l’unione” dell’UDC di Casini, di Scelta Civica di Monti e di FLI di Fini, esperimento “condannato” dalle elezioni politiche del 2013, esperimento che ora sarà sicuramente riproposto con altre forme e altri contenuti.

Inoltre c’è la questione della successione di Berlusconi: ora vediamo “alla ribalta” personaggi come Formigoni, Giovanardi, Cicchitto, i ministri governativi del PDL e naturalmente il “parricida” Alfano.

Forse una delle cause determinanti della spaccatura incombente del PDL è da ricercare nella presenza del Movimento 5 Stelle nel parlamento. Vediamo perchè…

Senza il Movimento 5 Stelle forse avremmo avuto ancora un sistema bipolare e i soliti “peones” che andavano da destra a sinistra e viceversa.

Invece con la presenza del M5S abbiamo avuto la creazione di un quarto polo e tutto ciò ha portato agli avvenimenti drammatici che portarono alla rielezione di Giorgio Napolitano come presidente della repubblica, eventi drammatici che potevano portare alla spaccatura del PD e che invece hanno portato “solo” alle dimissioni di Bersani. Ora abbiamo altri giorni drammatici con la spaccatura evidente nel PDL, già accennata nel voto di fiducia al governo Letta del 2 ottobre.

Essendo imploso il sistema bipolare con la presenza del M5S i due partiti maggiori, PD e PDL, si sono dovuti abituare ad una “strana maggioranza” che ha prodotti effetti e conseguenze su citati anche essi alquanto “strani”.

Il M5S ha portato una ventata di cambiamento nel parlamento “mandando a casa” personaggi come Di Pietro e Fini appartenenti al vecchio sistema partitocratico, ha portato una ventata di cambiamento costringendo gli altri partiti a seguire il movimento su temi come lo “svecchiamento” della classe politica, la lotta ai privilegi della “casta” e l’incandidabilità dei condannati.

Oltre a tutto ciò che è stato detto la crisi economica più grave dal dopoguerra ha aggravato la crisi di una classe politica che già era in crisi: una crisi della rappresentanza politica che si dimostra nel crescente astensionismo nelle tornate elettorali e nella frammentazione del quadro politico.

Quindi la spaccatura del PDL ha cause molteplici: una su tutte la chiusura del ventennio berlusconiano, ventennio che prima o poi doveva arrivare ad una fine


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