Articolo inviato al blogÂ
di:Â Gaspare Serra -Â http://gaspareserra.blogspot.it
E’ ormai il “caos� a Palermo.
Caos “democraticoâ€� (per il Partito Democratico, s’intende‌).
Chiusasi fragorosamente la stagione del berlusconismo (anche nelle sue diramazioni -“metastasiâ€�, per alcuni- locali: dalla Moratti a Milano, a Cammarata a Palermo‌), tutti i segnali convergevano in un’unica direzione: l’irripetibile opportunitĂ per il Pd, principale forza d’opposizione in questi anni, di capitalizzare elettoralmente da un lato la “frustrazione pidiellinaâ€� (per quel promesso “miracolo economicoâ€� trasformatosi in incubo!), dall’altro la “rabbia leghistaâ€� (di chi è passato dall’orgoglio di gridare “padroni a casa nostra!â€� alla vergogna di scovare “ladroni in casa propriaâ€�!).
Test politico di primordine era rappresentato dalle amministrative di Palermo (quinta cittĂ d’Italia), dove dieci anni di mala amministrazione Cammarata (macchiata da svariati scandali e da una “gestione privataâ€� della Cosa pubblica) avevano fatto lievitare le ambizioni del centrosinistra di governo cittadino