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La sprawl della mia vita.

Creato il 25 marzo 2011 da Lanta
Inutile fingere... non riesco a stare senza scrivere. Ci ho provato, ho provato ad allontanarmi da questo blog... e come vedete ci sono tornato. 90 giorni senza parlare di me, senza sfogare tutti i miei timori, le mie paure, le mie incazzature con un post. Avrei potuto parlare malissimo dell'iPad 2, più positivamente del 3DS, avrei potuto recensirvi la versione PC di Brotherhood o di Bulletstorm. Avrei potuto fare assieme con voi il countdown per l'uscita del Duca.
Invece no. Nulla di tutto ciò. Ho preferito vivere la vita, rischiare, tentare di costruire qualcosa. Torno qui senza aver costruito nulla... anzi, probabilmente ho distrutto tutto.
L'università? E' andata. Tra prof imbecilli, metodi di insegnamento astratti che non stanno né in cielo né in terra ed argomenti ancora più assurdi persino agli occhi di chi è cresciuto a pane ed informatica ho preferito ragequittare. Scusate il termine molto nerd, ma qui ci sta. L'università italiana fa schifo e non serve a un cazzo, è questa la triste verità. L'Italia, per come funziona, fa schifo...
E' bruttissimo dire questo appena dopo il 150esimo dell'unità, ma sicuramente la mia offesa alla nostra nazione, del tutto antipatriottica, è meno pesante di ciò che è successo con Gioventù Ribelle. Un gioco spacciato come "sviluppato dai migliori designer italiani, in grado di competere con i più grandi titoli commerciali", supportato dal Ministero e approvato da Napolitano. Il problema è che era una tesi (lo era? o era un semplice progetto?) universitario. E anche fatto male... un Unreal Tournament con il menu dell'UDK, gli stessi suoni, le stesse azioni (movimento rapido, finta morte, ...), grafica mal ottimizzata. Non era nulla (parlo al passato perché ora è stato rimosso). Se volete documentarvi vi rimando ad "Inside The Game".
Altro? Beh, come avete capito non sono più uno studente. Cosa sono? Nulla. Ho tra le mani un lavoro, ma sinceramente non è ciò che avrei voluto fare nella vita. Forse va anche bene, perché ho capito che nella vita la tua passione non potrà mai diventare lavoro, in quanto quando qualcuno ti impone di fare ciò che fai questo perde il suo interesse.
In questo periodo mi sono dedicato al netgaming. Sono andato in giro per l'Italia, tra VGP e tornei vari. Sono stati al Simple Milano Preview, al Redbyte Show, al Redbyte Tournament 2011, a Ludica e al Cartoomics. Diciamo che ho visto un netgaming italiano ormai dato per morto e sepolto rigirarsi nella tomba nella speranza di risorgere. Qualcosa si sta muovendo, ed io non volevo essere fuori da questo movimento. Ora sono a capo dei QuiD, un clan multigaming storico italiano. Il mio lavoro è quello di far girare soldi, di rendere contenti i players, di promuovere iniziative meritevoli. Di dare voce alla nostra, ed alla mia passione.
Scrivo ancora. Su netgaming.it potete trovare tutto quello che ho fatto in questi 90 giorni.
Bah, come sempre il tempo stringe. Ho scritto un articolo di merda mal formattato di cui mi vergogno, ma desideravo scrivere ancora qui sul Lanta World. Passo e chiudo.

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