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La squadra e il compasso massonici

Creato il 06 aprile 2012 da Tnepd

Il simbolo massonico della squadra e del compasso è un mistero per i media, gli studiosi, gli storici e persino per la maggior parte dei massoni. Nessuno sa da dove venga o cosa significhi. In questo articolo vedremo come questo simbolo in realtà contenga un significato antico, mistico e magico in grado di “illuminare” gli iniziati.

La squadra e il compasso massonici
La squadra e il compasso massonici con una G in mezzo, coronate dall’occhio della mente (il terzo occhio) in un triangolo

La maggior parte dei massoni, interrogati sul significato del loro logo, affermano:

“Entrambi … sono strumenti dell’architetto … per insegnare lezioni simboliche …”

   -Wikipedia

Tuttavia, il simbolo della squadra e del compasso ha un significato che è molto più profondo. Notate come il compasso, in alto, disegni una forma “circolare”:

La squadra e il compasso massonici

La squadra, in basso, invece disegna un quadrato:

La squadra e il compasso massonici

Quando vengono messi assieme, come nel logo della massoneria, il compasso e la squadra formano un quadrato e un cerchio

La squadra e il compasso massonici

Le forme del quadrato e del cerchio sono collegate nel 47° problema di Euclide sulla “quadratura del cerchio”, ritenuto l’obiettivo primario dell’arte massonica.

La quadratura del cerchio, tuttavia, in questo caso, non fa riferimento ad un problema matematico: si tratta di un’allusione all’istintiva ricerca umana di armonizzare la propria natura fisica e spirituale.

Fin dall’antichità, il quadrato ha rappresentato il corpo fisico. Il cerchio, invece, ha sempre rappresentato l’anima.

La squadra e il compasso simboleggiano quindi lo stato dell’uomo come anima eterna che si manifesta in un corpo temporaneo. Il cerchio è il nostro lato spirituale che non può essere visto, sentito, toccato, odorato o assaggiato. E’ il nostro vero e perfetto Io interiore, la parte che avvertiamo quando chiudiamo gli occhi e pensiamo a noi stessi.

“Nella poesia del Rinascimento in generale, il cerchio era un simbolo di perfezione e … un simbolo dell’anima umana.”

   -J. Douglas Canfield, University of Arizona

Il compasso, tuttavia, viene delimitato dalla squadra, allo stesso modo la nostra anima è legata al corpo. Pensate adesso al quadrato e alla sua importanza concettuale in Natura:

  •    Ci sono quattro punti cardinali (Nord, Sud, Est, Ovest)
  •    Ci sono quattro stagioni (Inverno, Primavera, Estate, Autunno)
  •    Ci sono quattro elementi (Terra, Aria, Acqua, Fuoco)
  •    Ci sono quattro stati della materia (solido, liquido, gas, plasma)

Il quattro rappresenta l’imperfetto, il corpo fisico, così come i desideri terreni e gli appetiti carnali che “appesantiscono” il corpo. La vita umana è vulnerabile e temporanea, in netto contrasto con l’anima invulnerabile ed eterna.

“C’è un simbolo che non ha mai cambiato il suo significato in tutto il mondo civilizzato: la squadra e il compasso. Un segno dell’unione tra corpo e anima. “

   —Deman Wagstaff, Wagstaff’s Standard Masonry (1922)

  “… Il compasso sta per … il lato spirituale umano, mentre la squadra appartiene al mondo materiale … il quadrato rappresenta la materia.”

   —J. S. Ward, Interpretation of Our Masonic Symbols

   “Un uomo è un dio in rovina.”

   -Emerson

La squadra e il compasso massonici
Sopra: William Rimmer, Evening, Fall of Day (1869). Si tratta di un ritratto esoterico che raffigura la storia di quanto successe ad ognuno di noi, quando il “dio interiore” o “anima” si incarnò nell’uomo.

Siamo angeli caduti, scintille del divino che vivono nel mondo materiale, come la magnifica opera esoterica di William Rimmer “Evening, Fall of Day” illustra.

Siamo tutti caduti, discendendo nella materia. I due strumenti della squadra e del compasso simboleggiano la “doppia natura” dell’uomo dopo la caduta:

  “Il compasso, come simbolo celeste, rappresenta la parte spirituale di questa doppia natura umana … la squadra, come simbolo terreno, la sua natura materiale e sensuale.”

  -Albert Pike, Morals e Dogma

È interessante notare come molti studiosi e filosofi abbiano fatto notare questo tipo di simbolismo:

“Secondo questa dottrina mistica … tutte le anime sarebbero pre esistite scendendo successivamente nel mondo materiale, nella prigione terrena del corpo …”

  -John Yarker, Le Scuole Arcane, fine del 1800

“Il corpo umano è la” tomba della trasformazione “. La tomba in cui l’anima scende al fine di elaborare la propria salvezza, per trasformare e migliorare se stessa, ascendendo, infine, più forte e più saggia”

  -W.L. Wilmshurst, 1900

I filosofi greci capirono questo concetto e si spinsero fino a dire che l’anima fosse “imprigionata” nel corpo, poichè il corpo necessitava continuamente di essere curato e:

  •   Respirare
  •   Mangiare
  •   Bere
  •   Mantenere la temperatura costante
  •   Combattere le malattie

Il corpo però non può vivere per sempre, morendo infatti, permette all’anima di essere di nuovo libera.

L’anima, anche se intrappolata nel corpo umano, è ben lungi dall’essere impotente. In quanto eterna, essa è già completa di tutti i suoi poteri, in forma latente, i quali possono essere riattivati ed utilizzati nel mondo materiale. Anche se l’anima è”caduta” non ha mai perso i suoi poteri, sono stati semplicemente “coperti” dal corpo fisico, rendendoli irriconoscibili.

La massoneria esiste non solo per rivelare all’uomo la presenza della sua anima, ma per aiutarlo a ritrovare i suoi poteri superiori.

L’UOMO VITRUVIANO

Il riconoscimento di questi poteri interiori è la chiave per far quadrare il tuo cerchio, divenendo un dio in Terra, piuttosto che un mortale che cerca di diventarlo. Questa idea è ciò che gli antichi chiamano l’Uomo Vitruviano:

CERCHIO = ANIMA

La squadra e il compasso massonici
Sopra il conosciutissimo uomo vitruviano di Da Vinci (1487)

Si noti come da Vinci abbia disegnato l’uomo vitruviano all’interno di un cerchio e di un quadrato: capì le implicazioni delle dottrine massoniche.

Da Vinci non fu l’unico artista famoso che utilizzò il concetto di uomo vitruviano, nè fu l’unico artista ad associarlo al cerchio e al quadrato:

La squadra e il compasso massonici
Da sinistra a destra in basso: Fra Giovanni Giocondo (1435-1515), Hildegard von Bingen (1098-1179) Cesare Cesariano, l’Uomo Vitruviano (1521) Francesco Giorgi, l’Uomo Vitruviano, (1525); Una moneta da un euro, Francesco Giorgi contemporaneo di Da Vinci, l’uomo vitruviano (1525),  Albrecht Durer, studio dell’anatomia e delle proporzioni geometriche (1528)

L’uomo vitruviano vive in un perfetto stato di equilibrio. Il cerchio è la sua anima eterna. La squadra è il suo corpo temporaneo. Ne è consapevole, è illuminato nella sua gnosi.

I grandi massoni delle epoche passate erano Uomini Vitruviani, tra cui possiamo citare Washington e Franklin. Questo perché capirono la Massoneria, a differenza dei Massoni moderni che hanno ormai perso il simbolismo e le dottrine della loro tradizione.

Notare il cerchio enorme dietro Washington:

La squadra e il compasso massonici
Sopra: L’Apoteosi di Washington. E’ un capolavoro dell’arte dipinto all’interno della cupola del Campidoglio a Washington DC

L’interpretazione di questa apoteosi non  è “Washington diventa dio”. Il vero significato è “l’uomo che si rende conto di essere già un dio”, un’anima che si manifesta come un corpo o, in termini simbolici, un cerchio all’interno di un quadrato.

Questo “pensiero eretico” della Massoneria è molto diverso da quello tradizionale del cristianesimo, anche per questo i massoni sono storicamente una società segreta.

Tutto quello che riguarda il simbolo della squadra e del compasso, è basato sulla saggezza antica. Gli Egiziani e i cinesi, due culture antiche mai entrate in conttato tra loro, secondo gli studiosi, utilizzarono entrambe un simbolo circolare per indicare l’anima interna:

La squadra e il compasso massonici
A sinistra: Il glifo egiziano di Aten formato da un cerchio con un puntino al centro. A destra: lo Yin Yang simbolo cinese antico, è rappresentato da un cerchio con due punti in rappresentanza dei pesci gemelli.

Il Tai Chi è il Sé eterno.Il sè durante la sua manifestazione produce “coppie di opposti”, i simboli dei pesci gemelli, uno nero e uno bianco che possiamo trovare al suo interno.

Anche l’Aten egiziano rappresenta il Sé eterno. Venne spesso disegnato come un disco alato (vedi sotto) da dove spuntano una coppia di serpenti e di ali.

Sia il Tai Chi che l’Aten simboleggiano la nostra “anima interna perfetta”. Entrambi i simboli appaiono spesso nei principali ingressi dei templi e degli importanti edifici religiosi e spirituali dell’antico egitto:

La squadra e il compasso massonici
Sopra: il “Disco solare alato” egiziano (Aten) 

Essi simboleggiano l’anima umana perfezionata, uno stato che ogni essere umano è tenuto a raggiungere (ad esempio, la cossiddetta buddhità o la cristità)

   “Per gli egiziani, il senso della vita fu quello di riconoscere che non siamo il corpo fisico che si incarna nel mondo della materia, ma quel punto fermo e silenzioso chiamato anima che si trova all’interno di noi e che precede la nascita e sopravvive la morte del corpo.

   “… Il cerchio rappresenta lo stato onnisciente dell’anima, quando ha raggiunto la piena coscienza, si libera, e vive separata dalla materia.”

   —Thomas Wilson, Swastika the Earliest Known Symbol and Its Migrations

Questa idea venne trasferita nelle facciate delle cattedrali gotiche, in particolare nel rosone che rappresenta la perfetta e circolare “anima” che alberga dentro di noi.

“Il rosone è … una rappresentazione della perfezione, l’equilibrio e l’armonia della anima purificata”

   -Michael S. Rose

Notare come nei rosoni, cerchio e quadrato vengano mescolati assieme, nella “quadratura del cerchio,” l’obiettivo di ogni massone:

Sopra il rosone della facciata sud della cattedrale di Notre Dame di Parigi

La squadra e il compasso massonici
Sopra: esterno della facciata ovest, costruita nel 12° secolo

La squadra e il compasso massonici
Sopra: Dettaglio della facciata della cattedrale gotica di Orvieto

Gli edifici massonici sono luoghi iniziatici sacri, codificati con modelli complicati e opere d’arte che parlano della quadratura del cerchio, pesantemente intrisi di un simbolismo che gli attuali studiosi hanno ancora difficoltà a decifrare.

Non si tratta solo di capitali gotiche. In tutti gli edifici massonici vediamo riferimenti all’unione di cerchio e quadrato. Il tema è una costante nella tradizione figurativa massonica: la luce spirituale / divina (l’anima) che si manifesta nel mondo fisico / materiale (il nostro corpo).

La squadra e il compasso massonici
Sopra: Queste immagini che mostrano cerchi e quadrati massonici in correlazione sono state fotografate all’interno della Reid Hall, un castello massonico costruito nel 1864 che è ora sede del Manhattanville College, NY.

Questi non sono semplici quardati e cerchi. Si tratta di quadrati e cerchi, uniti in ritmo armonioso, una riunione concettuale degli opposti.

CONCLUDENDO

Questo articolo, ha voluto mettere in luce un segreto perduto della massoneria: l’uomo è sia squadra (corpo) che compasso (anima). Questo segreto, che un tempo era una dottrina pagana comune, doveva essere nascosto e tenuto segreto dalla Santa Inquisizione per paura di rappresaglie.


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