Magazine Cultura

LA STANZA SEGRETA di Sara e Marcellino, 5° elementare

Creato il 06 settembre 2015 da Destinazione Libri @destinazionelib

la stanza segreta

UNA BELLISSIMA FESTA

Era il compleanno di Giuly. lei era una bambina alta, vivace, simpatica e dai capelli biondi. La festa di Giuly era all’aperto, c’erano palloncini su ogni tavolo, c’erano anche luci appese agli alberi per illuminare bene anche perché, era buio. Cominciò ad aprire i regali. Il primo che vide fu quello di sua nonna, le aveva regalato un telefono color violetto e abbastanza grande dato che ormai aveva 15 anni. la nonna era bassa, magra, dai capelli un po’ bianchi.

poi vide quella di sua zia, lei era alta, robusta, con gli occhiali e gentile. Regalò a Giuly vestiti nuovi e tanti altri regali.

infine, aprì quello dei suoi genitori. Era un diario segreto. Giuly era molto contenta dei suoi regali. Era rimasta colpita dal diario segreto cosa che desiderava tanto perché aveva tanti segreti e non sapeva dove scriverli.

quando la festa fu finita tutti salutarono Giuly e i suoi genitori e tornarono a casa.

A questo punto Giuly andò in camera sua per usare e guardare bene i suoi regali. Come al solito arrivò il suo fratellino Harry, era un po’ bulletto, vivace, furfante e spiritoso, magro, basso, dai capelli ricci e biondi e faceva sempre scherzi a sua sorella. Lei quando lo vide gli disse di andare via e di non farle i dispetti ma come al solito non l’ascoltò.

UNO SCHERZO DA PARTE DI HARRY

Quando le venne sete andò a bere. Harry aveva già in mente uno scherzo per lei e le nascose il suo diario segreto sotto il cuscino del letto di Giuly. Il diario era color violetto con dei fiori fucsia disegnati e si apriva passando il braccialetto sul diario, il bracciale che Giuly teneva al suo polso. Appena Giuly tornò nella sua stanza non trovò più il suo diario; chiese ai suoi genitori se l’avevano visto ma le risposero di no. A questo punto Giuly era disperata, tornò in camera sua e continuò a cercarlo. Dopo averlo cercato nell’armadio e nei suoi cassetti lo trovò sotto al cuscino. Giuly sospirò tranquilla, per fortuna ritrovò il suo diario. Lei stava pensando chi potesse essere stato a farle questo scherzo. Ad un tratto le venne in mente Harry, sospettava che fosse stato lui. Giuly andò nella stanza di Harry a parlargli, li continuò a negare ma Giuly non gli credeva.

LA CHIAVE

Per tranquilizzarsi Giuly andò nel garage, prese la bicicletta blu di media grandezza, la sua borsetta marroncina chiaro in pelle, il suo telefono e il suo diario e andò a fare una passeggiata nel bosco, molto esteso ma non fitto.

Ad un certo punto mise la bicicletta a terra e si sdraiò su uno strato di muschio verde, appoggiando la testa su un albero e si riposò per un po’. Dopo un’oretta circa, Giuly si svegliò. Prese la bici e continuò la sua tranquilla passeggiata. Dopo un’ora passata a pedalare Giuly si stancò, le sue gambe le facevano male allora decise di riposarsi una seconda volta. Le venne voglia di scrivere nel suo diario ma per il momento non le veniva in mente niente da scriverci. Decise allora di guardarlo e basta. Giuly prese la sua borsa, tirò fuori il diario e cominciò a sfogliarlo. Le pagine erano un po’ giallognole, sembravano una specie di pergamena. Però quando arrivò alla fine del diario trovò una chiave con un messaggio, c’era scritto:

“Cara nipotina mia, ti do questa chiave perché è una tradizione di famiglia, scoprirai tu a cosa ti serve. Il tuo caro nonno Charles”.

Da questo messaggio Giuly si incuriosì, aveva anche un po’ di paura, prese in mano la chiave che era abbastanza grande, color azzurrognolo, la osservò per bene, poi tornò a casa.

LA CANTINA

Per non farsi vedere da suo fratello, entrò in casa piano piano e chiuse pianissimo la porta, scese le scale e andò in cantina. Era tutta sporca. Giuly cominciò a pulirla, chiese a sua madre una scopa e Giuly si diede da fare. Si fece sera, Giuly stanca andò in camera sua. Per fortuna Harry stava dormendo, in questo momento non poteva farle i dispetti. Allora Giuly si sdraiò sul letto e pian piano si addormentò.

Il giorno Giuly si svegliò tranquilla e andò in cucina a fare colazione con i suoi genitori e Harry. Harry fissava sua sorella in un modo strano, sembrava che le volesse già fare uno scherzo. Giuly però non ci pensò e continuò a fare colazione, continuava a pensare alla chiave trovata.

DI NUOVO NEL BOSCO

Allora fece come l’altra volta, prese la bici, il diario, il telefono e tornò nel bosco. Una volta arrivata Giuly cominciò a riosservare la chiave. Dopo un po’ si stancò e decise di tornare a casa e di andare in cantina. Una volta in cantina ricominciò a ripulire un po’. In seguito, Giuly si stancò anche di pulire e non lo fece più.

Ad un certo punto Giuly sentì dei passi, sembrava suo fratello Harry; le venne in mente di nascondersi per evitare pasticci con il suo fratellino, si nascose dietro il mobile vicino all’armadio. A Harry sembrava di sentire un rumore provenire dalla cantina ma si distrasse con il profumo dei biscotti fatti in casa da sua madre. Giuly sospirò, uscì dal suo nascondiglio e si guardò attorno. Non sapeva cosa fare. Decise allora di andare dai suoi genitori a chiedere se poteva abbellire i suoi genitori risposero di si e allora Giuly cominciò. Per prima cosa spostò l’armadio.

IL LIBRO E LA PORTA

Dopo aver spostato l’armadio, trovò una porta, era stupita! A questo punto pensò alla chiave, forse apre quella porta. Allora Giuly andò in camera sua e senza farsi vedere da Harry, prese la chiave e aprì la porta.  Entrò ma non trovò nulla. Ad un certo punto inciampò in una pietra e i muri vennero in avanti così la cantina si trasformò in una specie di biblioteca. Giuly era meravigliata. Era circondata da libri. Decise di prenderne uno. Il titolo era Charle Poince, era suo nonno. Giuly man mano diventò sempre più stupita. Allora rischiacciò la pietra su cui era inciampata e fece ritornare l’interno della porta com’era, chiuse la porta, mise l’armadio dov’era e andò in camera sua per cominciare a leggere il libro di suo nonno.

L’inizio della storia del libro diceva: ” Questa storia è molto importante, parla di una persona molto intelligente..”

Già a leggere questo pezzo Giuly si incuriosì tantissimo. Incominciò a leggere il libro però sentì dei passi, era Harry. Immediatamente infilò il libro dentro al comodino perché sapeva benissimo com’era suo fratello voleva così evitare qualche dispetto poco gradito.

HARRY E UNA GIORNATA CON GLI AMICI

I passi erano sempre più vicini alla porta della stanza di Giuly. Ad un certo punto non si sentirono più infatti, Harry si era fermato, stava sbriciando dal buco della stanza di Giuly. La sorella credette che Harry fosse andato allora tirò fuori il libro preso dalla cantina. In realtà Harry aprì leggermente la porta senza fare rumore per vedere cosa stesse facendo Giuly. Harry vide che sua sorella aveva in mano un libro con scritto il nome di suo nonno. Harry era rimasto a bocca asciutta. Harry stava pensando dove Giuly potesse aver trovato quel libro. Nel frattempo Giuly stava leggendo la trama del libro, c’era scritto che il protagonista aveva fatto una grande invenzione, Giuly stava già pensando a quale potesse essere. Intanto Harry si stava annoiando e decise di andare dal suo amico Peter.

Peter era un ragazzo molto vivace, simpatico e solo un po’ spiritoso. Giuly si sentiva stanca, decise di andare da Carly, la sua migliore amica per stare un po’ con lei.  Carly è una bambina carina e tanto, tanto vivace e intelligente. Dopo si fece sera e Giuly e Harry tornarono a casa. Arrivarono giusto in tempo per la cena. I genitori di Giuly e Harry chiesero come fosse andata la giornata. Per primo rispose Harry. Disse che Peter aveva giocato con le macchinine e a fare gare di corsa. Invece, Giuly disse che da Carly aveva pitturato e fatto test su amiche.

LA BOTOLA

Finita la cena tutti quanti andarono a letto ma Giuly in realtà era tornata in cantina a posare il libro. Notò una cosa che la scorsa volta non aveva visto, una botola. Giuly la aprì e scese lungo le scale che trovò. Alla fine delle scale trovò un’altra porta, la aprì con la chiave che aveva trovato precedentemente. Non potete immaginare cosa trovò Giuly. Un villaggio con tante persone. Li ogni persona aveva una cosa da fare. Giuly rimase stupita dal fatto che aveva un villaggio sottoterra. La gente si voltò, tutto il villaggio vide Giuly. Il villaggio la accolse molto bene, le fecero vedere tante cose. Le mostrarono una cosa sacra per il villaggio, una specie di sfera magica. In questo momento Giuly pensò che fosse questa la grande invenzione di suo nonno. Ad un certo punto Clare, la persona più anziana del villaggio chiese a Giuly da dove veniva. Giuly le disse che abitava nella casa sopra il loro villaggio. Disse anche che suo nonno era Charles. Quando Giuly stava finendo di pronunciare il nome di suo nonno, Clare le disse che era stato Charles a fondar questo villaggio e a inventare la sfera. Giuly rimase così sorpresa che spalancò addirittura la bocca. James il figlio di Clare decise che Giuly era un ospite onorato. Tutto il villaggio decise che Giuly poteva andare lì (senza farsi vedere da nessuno) a visitarlo. Il villaggio era chiamato Pelle-Rossa. Giuly non potè fare a meno di dire di si, allora accettò di andare ogni giorno da Pelle-Rossa per sapere bene di cosa si occupavano, quali cose consideravano sacre e soprattutto per aiutarli e giocare con loro. Da questo giorno la vita di Giuly cambiò grazie a questa scoperta, il nonno le aveva lasciato un dono prezioso. Ora si sarebbe occupata lei di quel villaggio.

Bellissima storia Sara e Marcellino, scritta bene, coinvolgente e uno splendido finale!!!

BRAVISSIMI!!!

Veronica



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines