Edward Brune-Jones, The Bethlehem Star
Dubita che le stelle siano fuoco,
dubita che il sole si muova,
dubita che la verità sia bugiarda
ma non dubitare mai del mio amore.
William Shakespeare
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Un fuoco che sta contenuto nella coppa fatta da due mani giunte.
Un fuoco di luce in una notte fredda e tersa come solo gennaio sa darci.
Un fuoco dovrebbe riscaldare, ma spesso delude, sa essere solo una luce bianca, quella che appunto chiamiamo fuoco stellare, luce pallida, distante, remota.
Eppure guida, eppure timone, eppure richiamo.
Forse perché la notte fuori è buia. Ed è fredda.
Forse per quello anche la luce pallida scintilla e attira.
Conserva questa luce, questo fuoco freddo, di lame di ghiaccio.
Anche la stella polare sembra minuscola e distante, ma sai che puoi contare proprio sul suo esserci:immota.
Così è talvolta l'amore. Distante, freddo, remoto.
Ma c'è.