Magazine Maternità
Come dice un ginecologo amico di famiglia, le mamme si dividono in due categorie le "Mucche da latte" e le "Mucche da macello", ecco... io appartengo alla seconda categoria.
Con la mia prima bimba, non mi ero affatto informata, non avevo letto libri sull'argomento, non avevo chiesto in giro e men che meno mi ero messa a girovagare su internet alla ricerca di informazioni, nella mia testa c'era una vaga idea di cosa fosse l'allattamento. Durante il corso pre-parto le informazioni sono state più che altro cenni sul CosaFare, ComeFare, MangiaQuesto, MangiaQuello... che ovviamente ho disatteso alla grande.
Il risultato è che Miriam ha quasi da subito ricevuto un allattamento misto, che si è trasformato in allattamento artificiale esclusivo nel giro di un paio di mesi...
Sì, perchè la mia continua ignoranza in materia mi ha fatto commettere diversi errori, del tipo: salto questa poppata, così poi alla prossima ho più latte... etc...
Non ne ho sofferto affatto, ho vissuto questa cosa serenamente, anzi... quasi come se fosse una liberazione, ero contenta che lei crescesse, si nutrisse a sufficienza e che riposasse serena. Non avrei mai pensato ad un'alternativa, non mi era affatto venuto in mente che potevo essere io sbagliata... Beata ignoranza la mia!
Per caso, sul forum che frequento, mi sono imbattuta in una serie di informazioni che mi hanno aperto un mondo: tutte le donne hanno latte, basta seguire i consigli giusti, il proprio istinto, e a richiesta del poppante eccetera eccetera... Tutti validissimi, tutti veri e indiscutibili, non c'è che dire. Una valanga di testimonianze di mamme allattonissime e felicissime di esserlo...
E' stato quello il momento in cui mi son convinta che l'allattamento di Miriam era fallito... per la prima volta ho usato il termine "fallimento", perchè prima di quel momento, non avevo neanche lontanamente pensato una cosa del genere, del resto, Miriam stava bene, io pure e amen!
Mi sono fortemente ripromessa che semmai un giorno avessi avuto un altro figlio, avrei fatto il possibile e l'impossibile per allattarlo quanto più a lungo e nel migliore dei modi.
Nel frattempo sono rimasta incinta una seconda volta e da quel momento in poi, fino al parto, è cominciata al forsennata ricerca di informazioni, di storie, di consigli, di quanto fosse di fondamentale importanza allattare il proprio bimbo.... mi sentivo davvero pronta, preparata e sicura di farcela, niente e nessuno mi avrebbe mai fermato.
E così è stato... per un po'!
Nel senso, fino a quando ho avuto tempo a disposizione per dedicarmi esclusivamente all'allattamento, ossia fino a quando sono rimasta ospite a casa di mamma con le bambine, così mamma si prendeva cura di Miriam e della casa e di tutto il resto e io dovevo solo tenere in braccio Melania e ficcarle la tetta in bocca ogni qual volta lo richiedesse, se fossi andata a casa da sola, non ce l'avrei mai fatta.
Perchè sì, l'allattamento può essere una questione di testa (ma ne ho i miei dubbi), una questione di fisico (e qui ne sono un po' più convinta) ma è anche e soprattutto una questione di TEMPO e pazienza (cosa che molte volte manca nella fase delicata del post-partum)!
Soprattutto quando il bambino è pigro, svogliato, ciuccia ad intermittenza e poi si addormenta... etc... etc...
C'erano pomeriggi che tenevo Melania al seno per un paio di ore consecutivamente...
Ma non mi davo per vinta, mi ripetevo: "Il latte artificiale non lo vedrà MAI!"
Nella mia testa c'era la convinzione che ce l'avrei fatta e che sarebbe durata per parecchio tempo.
Poi, inevitabilmente, siamo tornati a casa nostra: i tanti impegni, il tempo per fare tutto con la giusta calma inesistente, il riposo mancante, insomma, ad un certo punto ho ceduto di nuovo al biberon e al latte artificiale, anche in previsione del mio rientro a lavoro e della conseguente mia mancanza fisica nei momenti dei pasti.
Me la sono giustificata in questa maniera.
E qui son sorti i sensi di colpa.
Perchè sapevo che mi stavo arrendendo.
Ma ero anche abbastanza stanca...
Stanca di passare la notte senza dormire, perchè Melania voleva ciucciare di continuo.
Stanca di non riuscire a chiudere occhio neanche durante il giorno per i mille impegni da svolgere.
Il biberon è stata anche una salvezza, almeno nel mio caso.
Così sono rientrata a lavoro e nel giro di un paio di settimane è andato via anche il latte... e amen! Altro allattamento terminato (badate bene: terminato e non fallito)... stavolta però ho resistito per un paio di mesi di più... e mi considero soddisfatta del risultato, anche se è davvero una "caccola" a confronto delle superallattone che allattano fino ai 15 anni di vita del figlio!
Di consigli e di incitamenti e di pareri ne ho ricevuti tanti, anche non richiesti.
Mi è stato addirittura detto che era colpa mia perchè non c'ero con la testa... e sì, forse è anche vero, ma non la vedo come una COLPA... è successo e basta!
Sono una mamma che non ha allattato gran che, ma non per questo mi sono mai sentita una pessima mamma...
Le mie bimbe sono cresciute, stanno bene e si ammalano tanto quanto quei bimbi che sono stati allattati fino allo spuntare del dente del giudizio.
Chissà se un giorno, con un altro figlio...
Micaela de Le "M" Cronache
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