Che cos’è una coincidenza? Lo psicologo Carl Jung lo aveva definito “l’archetipo dell’effetto magico“, comune all’intero genere umano. Le coincidenze sono situazioni in cui cose apparentemente slegate tra loro si verificano in modo casuale e involontario, sono complesse, enigmatiche e a volte divertenti. Poi ci sono le coincidenze strane ovvero cose che non accadrebbero ma qualcuno fa in modo che accadano. Come a Cipro.
In questi tempi di crisi i governi dei paesi più in difficoltà, non sapendo dove andare a recuperare soldi, infilano le mani nelle tasche dei contribuenti, in tutti i modi possibili. C’è chi si inventa una tassa sul possesso di beni immobili e chi invece, molto meno furbescamente, decide di piombare direttamente sui conti correnti e prelevare una percentuale dei depositi.
Ora, al di là del pericoloso precedente che questo atto possa costituire, verrebbe da dire che, per salvare il proprio paese, questa manovra “dittatoriale” si potrebbe anche giustificare, volendo proprio essere buoni. Fino a quando, però, non salta fuori la strana coincidenza. Che forse non è tanto strana e nemmeno tanto coincidenza.
Le banche tedesche sono esposte per 5,8 miliardi di euro nei confronti di Cipro. Quanto si otterrà dal prelievo coatto sui conti correnti dei ciprioti? 5,8 miliardi di euro. Possibile che la cifra sia proprio la stessa, euro più, euro meno? E’ possibile.
Nemmeno i cittadini di Cipro credono alla coincidenza e crederci, onestamente, sembra proprio difficile considerando che la cancelliera tedesca Angela Merkel, supportata anche da Olanda e Finlandia, sarebbe stata una delle promotrici dell’operazione. Perché quest’anno non è un anno qualunque per la cancelliera, a settembre in Germania si vota e il recupero dei crediti europei può diventare un importante punto sulla scaletta elettorale.
Ma se per i finanziamenti di salvataggio ad altri stati europei nel paese della Merkel erano stati tutti fondamentalmente d’accordo (anche l’opposizione) per Cipro la situazione è diversa perché è visto come il paese dei conti correnti dei russi che, evadendo il fisco, depositano nelle banche della piccola isola i loro capitali.
Intanto i ciprioti si trovano con i bancomat bloccati e i conti correnti congelati.