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la SuperNonna

Da Patalice
la SuperNonnaLa SuperNonna mi deve una cena.
...che poi a dirla così mi sento "merdaccia inside", perché pretendere un pasto da una donna di 86 anni, che ha sacrificato la vita per te, è effettivamente un atteggiamento da canaglia.
Ma ho una spiegazione plausibilissima: era il regalo di natale mio e di Jn per lei, e siamo ad ottobre, e lei ancora non ci ha degnate... M A N I G O L D A!
Oggi, mentre prendevamo il caffè al bar, vizio abitudinario che ci vede protagoniste almeno due volte a settimana, le ho ricordato questa promessa, e la furbastra è stata vaga e un po' sullo stralunato andante.
Poi mi ha detto: "la nona l'è propes furba" [la nonna è proprio furba], e mi ha avvicinato a sè per un bacio ridanciano.
La amo follemente per questo.
Il suo essere femmina, è esponenzialmente cresciuto negli ultimi 10 anni; prima era una donna pratica, buona all'inverosimile, ma rigettava senza troppi complimenti doni ed attenzioni, era schiva, vergognosa a tratti, e non amava essere al centro dell'attenzione.
Ora è tutta un'altra persona: non si fa più riguardo a dire alcunché, si prende libertà di chiedere dire e redarguire, è sempre di una generosità basente, ma è più sfacciata nel suo mostrarsi al mondo, ed io adoro avere a che fare con lei.
Dicono i nonni siano particolarmente innamorati dei nipoti, perché hanno la consapevolezza che, nel giusto disegno delle cose, vivranno meno di loro.
Ecco questa cosa un po' mi disturba, un po' mi fa sentire una vera e propria eletta, perché grazie al mio lavoro ed al mio RDog, io ho parecchio a che fare con lei.
Si, lavorando mezza giornata, riesco sempre a prendermi spazio per regalare tempo a lei, e la presenza del mio bambolottino peloso che non sa stare a casa da solo, costringe la SuperNonna a fargli da dog sitter, e me a ritirarlo e a dover assistere [tutte le santissime volte] al resoconto mimato dei loro pomeriggi insieme!
Insomma, io posso vantare tanto tempo in compagnia di quella donna spettacolare che è la SuperNonna, e saperla anziana alle volte mi stordisce un tantinello... 
Non accetto i suoi momenti buii, la sua malattia di donna con un bel po' di anni sulle spalle, la debolezza della vecchiaia, e la decadenza inevitabile del suo corpo.
Però ringrazio Dio per la sua prontezza di spirito, per i ricordi ancora intatti, per la mente vivida e fiera, per la forza di volontà che non transige, per il suo adorarmi, per la sprigionante luce che emana continuamente, e per il suo profumo e la cura di se stessa.
...ce la faccio a portarla a mangiare stà benedettissima pizza, altrochè!

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