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La svolta

Da Contofinoa3
Ha ragione Giovanna quando dice che a causa del mio magonare metto sempre in dubbio il nostro operato e autorizzo gli altri a giudicare. Stiamo girando l'angolo. Non abbiamo risolto totalmente i nostri problemi ma Francesco è molto più sereno. E questo stare senza urla e pianti e autolesionismo permette a tutti noi di vedere gli eventi in modo più lucido, più ordinato e razionale. Personalmente sto imparando a distinguere cosa è legato a noi famiglia, cosa è legato a Franci, cosa è legato alla scuola, genericamente intesa, cosa è legato a quella classe specifica. In altri termini, stiamo riflettendo su percorsi alternativi, cambiando classe e maestre. Si riflette sul futuro... La serenità di Francesco, il suo andare a dormire nuovamente di buon umore, il suo svegliarsi nuovamente di buono umore, ci permettono di ascoltarlo bene.  E sta imparando (personalmente lo trovo commovente) a parlare di se stesso, a raccontare la sgradevolezza di alcuni episodi scolastici, a motivare tanti modi di agire suoi. Abbiamo ascoltato i consigli che ci sono stati dati e abbiamo agito modificando piccole abitudini e continuando, senza vacillare, a dimostrare la nostra volontà di stare insieme e di stare bene.  Costantemente gli abbiamo ripetuto di avere fiducia in noi e, poi, nelle maestre. A volte siamo intervenuti in sua difesa, cercando di fargli percepire la nostra protezione incondizionata, sopra ogni cosa. Abbiamo ceduto a richieste di uscita anticipata, motivandone l'eccezionalità. Il suo letto non è più nella stessa stanza degli altri tre; questa scelta inizialmente ci è sembrata una sorta di punizione, di scelta di esclusione.  E invece è la volontà di differenziazione; Franci non gioca più come prima, ha degli obblighi differenti e responsabilità che l'anno scorso non aveva.  Può permettersi, però, di leggere più a lungo a letto la sera, di parlare con mamma e mapi senza orecchie indiscrete che ancora, per fortuna, tendono al gioco.  E può alzarsi mezzora più tardi; da qui la volontà di non portali più a scuola tutti assieme.  Le due scuole (elementare e materna) sono a pochi metri di distanza e, per rispettare i nostri orari di lavoro, in questi mesi, siamo usciti insieme, portando prima i turulli e poi Franci. Lui è sempre stato molto contento di fare un giretto nella sua ex classe e di vedere giochi, operatrici, maestre... Più volte gli abbiamo offerto di evitare questa piccola tortura... Da alcune settimane abbiamo scelto noi per lui: quando siamo presenti sia io sia Danilo, facciamo un doppio giro; prima i turulli e poi alle elementari. Così facendo, dorme una mezzora in più (che non è poco) e si gode casa e colazione per i fatti suoi; non vive più la tortura di dover lasciare i giochi dei piccoli a favore del quaderno. Questi ingredienti, uniti al sabato al parco, hanno aiutato Franci al recupero di serenità e positività. Ci sono anche altri contributi; immagino una attenzione da parte delle maestre. Sicuramente la sua necessità di rassicurazione, con modalità e misure diverse, è stata accolta. L'aspetto che per un genitore è il più gratificante, è osservare un figlio e guardare quanto equilibrio, in autonomia, riesce a ottenere nelle situazioni non semplici. Ha scelto con chi stare; parla molto delle bimbe e non si vergogna più di stare con loro. Ha parole positive per i bambini che noi, in segreto, riteniamo i più buoni e intelligenti. Ha, nel suo piccolo, capacità di giudizio e cerca di stare bene nonostante molto si opponga. Non soffre più per gli sfottò... Non avete idea di quante risate abbiamo fatto insieme per il "mi dicono che ho la mamma bassa!"... (corsi e ricorsi storici :)) In buona sostanza.... Francesco è cresciuto e sebbene a volte abbia delle sfumature da monello che non ci piacciono tanto, ha fatto e ci ha portato a fare, un percorso di crescita bellissimo. Nelle prossime puntate, le valutazioni che stiamo elaborando in merito al futuro... Famiglia Ferrero... altro gol! 

LA SVOLTA

il gatto della Santorre




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