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la taglia che ci pare

Creato il 10 febbraio 2011 da Luci

sulla sempiterna “colonna di destra di repubblica”, fonte di ogni notizia alla maniera di “selezione del reader’s digest” (qualcuno se lo ricorda? a me arrivava gratis a casa e non ho mai capito come mai) cioè ritagliando le notizie che si trovano da altre parti, purchè siano buffe, improbabili e/o in qualche modo spettacolari, ho trovato una notizia che mi ha molto colpito.

una modella di venticinque anni, stanca di dover mantenere un fisico da asceta, tempo fa si è incavolata, ha smesso di vomitare e ha lasciato che il suo fisico si appropriasse della tanto agognata “normalità”.

la sua battaglia è diventata famosa: lei, raggiunta la taglia 50, è diventata una famosa modella “oversize” e un simbolo per tutte le donne sovrappeso.

poi, qualche tempo fa è dimagrita, ha raggiunto la taglia 46 e “la rete ha gridato allo scandalo”.

e lei pare abbia dichiarato: “ero affetta da disordini alimentari anche per mantenere la taglia 50″.

trovate la notizia, raccontata più o meno come ve l’ho riassunta io, a questo link.

ora io vorrei provare a dire alcune cose su questa vicenda.

la prima cosa che mi è venuta in mente è stata “cavolo, ha ragione!”

siamo tutti d’accordo che le modelle anoressiche non sono un esempio di salute.

una taglia 50 a venticinque anni non lo è altrettanto.

esiste la violenza di chi ti vuole magra e esiste parimenti la violenza di chi ti vuole grassa.

io non lo so se questa ragazza è stata felice di “diventare la paladina delle oversize” ma perchè diavolo ci deve volere una paladina?

i disordini alimentari sono pericolosi per la salute, sia che si soffra di eccessiva magrezza sia che si soffra di eccessivo sovrappeso.

una taglia 46 non è una taglia “per magre” è una taglia normalissima, specialmente per chi magari è alto sopra il metro e settanta.

per quale motivo questa ragazza sarebbe “una traditrice della causa”? quale violenza al contrario si nasconde dietro tutto questo? cosa dovrebbe avere di diverso da chi la pretendeva anoressica e androgina?

io sono tutto il contrario delle appassionate di fitness e magrezza, sono morbida, al limite del cioncio (per i non toscani: flaccido) e corro solo se sono rincorsa dai lupi. a volte mi metto a dieta e a volte no, a volte mi metto una gonna corta e a volte piango lacrime amare perchè i jeans dell’anno prima non mi stanno.

ma non rompo le scatole agli altri. non sentenzio davanti a un’amica dimagrita “oh che peccato! stavi tanto bene prima! che ti è saltato in mente…  ora basta però eh, che poi sparisci!”

così come non direi mai a un’amica ingrassata “ma che ti è preso? sei grassa come una zampogna!”

ma quanto deve lottare una donna per essere semplicemente “la taglia che le pare”?


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