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La tassa sulla disgrazia è incostituzionale

Creato il 16 marzo 2012 da Ognimaledettopost
Con colpevolissimo ritardo e grande felicitazione segnaliamo l'abrogazione dell'inconcepibile "tassa sulla disgrazia" elaborata dal quel mostro che fu il Milleproroghe (e di cui avevamo parlato qui). La Consulta, infatti, ha dichiarato incostituzionale la tassa concepita da B. e soci che obbligava le regioni colpite da calamità naturali (l'Abruzzo terremotato e la Liguria alluvionata, per intenderci) ad alzare le tasse e le accise sulla benzina, di modo che, a conti fatti, i cittadini delle regioni interessate, già prostrati dal disastro, contribuissero di tasca propria agli interventi d'emergenza e alle eventuali ricostruzioni.  A ricorrere alla Corte Costituzionale erano state Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata. La Corte ha risposto loro con la sentenza numero 22 (consultabile qui) nella quale dichiara che la "tassa sulla disgrazia" è in contrasto con gli articoli 77, 119, 23 e 123 della Carta in quanto:  - impone «alle Regioni di deliberare gli aumenti fiscali per poter accedere al fondo di protezione civile, ledono l'autonomia di entrata delle stesse».  - lede «l'autonomia di spesa» perchè costringe le Regioni ad «utilizzare le proprie entrate a favore di organismi statali (il servizio nazionale della Protezione Civile) per l'esercizio di compiti istituzionali di questi ultimi».  - «pesa irragionevolmente» sui cittadini, «con la conseguenza che le popolazioni colpite dal disastro subiscono una penalizzazione ulteriore».   - contrasta con l'articolo 77 della Costituzione, che disciplina il ricorso del governo ai decreti legge. 

La tassa sulla disgrazia è incostituzionale

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