A sinistra,Van Gogh, ritratto da Toulouse-Lautrec…che si sfoga al bar..col Dr Gachet di Van Gogh..versione del Musée d’Orsay di Parigi
Conoscevo un signore di Atene che conversava volentieri con me,e mi raccontava di cose andate come fanno un pò,tutti gli anziani.Mi parlava mentre ci facevamo un ouzo seduti in qualche dehors,la bevanda alcolica greca simile all’anice che si beve dalla Spagna sino a tutto l’est del Mediterraneo,Turchia,Libano, Israele etcetera e solo al vederlo e sentirlo parlare in italiano con il suo accento,emanava una sorta di nostalgia di un mondo che non esiste più.
Quello del pagare una cambiale quando scade…
Mi diceva infatti di sé..se le compro e non pago alla scadenza..caro Thorez,lei è autorizzato a pubblicarlo in Internet!
Era greco naturalmente, di religione ebraica.Spero che sia ancora vivo.
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Passammo un’estate in riviera un anno,a Sestri Levante,dove eravamo soliti villeggiare,con una simpatica famiglia proveniente da Parigi come vicini di mare,in spiaggia.
La signora che era alta magra,bionda ed occhi chiari denotava un’origine non mediterranea né francese,ci raccontò infatti che i suoi nonni erano scappati dalla Russia durante la rivoluzione del 1917,e si erano naturalizzati francesi dove si erano rifugiati poi,definitivamente.
Legammo piuttosto bene,tanto che al rientro dalle vacanze,si fermarono a Vercelli tutti a casa nostra per pranzo.All’epoca,gli ospiti li invitavi a casa per farli sentire più in famiglia,considerando anche che si erano passati un mese mangiando sempre al ristorante,ed avrebbero potuto averne,come si suol dire,fatto anche indigestione.
Furono contenti,e la figlia per riconoscenza,che era diventata nel frattempo mia morosa,come poteva esserlo allora,per i diciotto anni che avevamo,una sera mi fece le corna col mio vicino di casa.Si era infatti fermata a pernottare essendo già piuttosto indipendente,e ne cavai un buco nell’acqua,salvo fare conversazione in lingua.
Il mio vicino non parlava francese,ma si erano capiti lo stesso.
Ho raccontato questo episodio a mò di introduzione perché volevo parlar d’altro,ossia della Grecia ed una teoria che potrebbe essere utilizzata anche nella Russia di ieri,quando l’intellighenzia o borghesia di cultura,venne buttata fuori dal paese quand’anche non eliminata fisicamente potendo rappresentare un ostacolo all’opera di indottrinamento del popolo,come la volevano eseguire i nuovi padroni.
E’ un fenomeno che è successo un po’ dappertutto,un conquistatore arriva e la prima cosa cui si dedica è quella di far fuori la classe non ricca,ma studiata,colta,anche intelligente,se volete,che potrebbe non solo ribellarsi ma anche essere di leader a quanti abbiano studiato di meno.
La citazione sulla signora francese di origine russa,mi è venuta invece in mente pensando che tante persecuzioni contro gli Ebrei,per esempio,i Rom,sono capitate considerando queste persone alla stregua di apolidi,di senza patria,senza una cittadinanza,ne parliamo tuttora come fossero degli stranieri,mentre in realtà erano e sono cittadini con pieni diritti e radicati sul territorio da centinaia d’anni.
Son cose ormai passate,ma val la pena di citarle affinchè servano di monito e di lezione per domani.Dappertutto.
Oggi se le cose restavano com’erano, prima di Hitler,forse in Grecia non capitava un patatrac come si è appena iniziato a vedere.
Esisteva infatti nel paese anche una specie di overdrive,una marcia in più rappresentata dalla borghesia ebraica che vi si era stabilita in numero consistente dal 1500,ovvero sarebbero ben cinquecento anni,che di solito sono sufficienti a non chiedere ad un greco trovato per la strada,se è cristiano ortodosso,cattolico romano,mussulmano,di Geova,od ebreo salvo che ti inviti a casa sua e si metta a farti delle confidenze.
Ma i greci ebrei di quella immigrazione,dalla Spagna,son scomparsi.Non ci sono più.
Senza voler approfondire se è colpa mia o colpa tua,le finanze greche sono al dover elemosinare soldi,per pagare debiti.
Gli stati europei ti hanno dato un euro,e tu ci restituisci ora meno di cinquanta centesimi.
Per il momento.
Sissignori,e se vi accontentate e ci lasciate in pace,in caso contrario potremmo anche rendervi di meno. Siamo noi i debitori,non voi.
Venite,venite pure a farvi un bel suvlaki,il classico spiedino di agnello o di pollo o di pesce,ed occhio.. che non ve lo infiliamo.. nel sedere,come facevano i Turchi con gli indisciplinati.
Certo,una volta in Grecia,come in tutta Europa,c’erano anche banche ebraiche,ma oggi son tutti morti oramai da un sacco d’anni,e la Grecia come altri paesi dove son passati i nazisti a far tabula rasa si trova al bordo dello sfascio non tanto finanziario,quanto di qualità imprenditoriali, che son quelle che ti salvano anche quando resti senza mezzi.
I soldi..per restare in piedi,quelli almeno li hanno trovati,ma non vengono restituiti se non in parte,e così anche francesi,tedeschi,inglesi e quanti altri creditori si troveranno progressivamente pelati anche loro.
Tutti,secondo le percentuali di quanto han prestato,ovvero,se il credito vantato è di una banca privata euro—o meno–pea,i propri clienti si troveranno delle spese in più da pagare per dare una mano a tirar su la cassa esangue,se il denaro prestato è invece di un qualche euro—o meno–stato, non ci piove,avremo più tasse da pagare tutti ,e ringrazieremo in parte anche il socio in affari.. greco,e non lo scrivo per far prendere in antipatia nessuno.
I Greci come popolo sono simpatici,hanno un bel mare,si mangia bene ed hanno della gran buona musica,dei loro politici faccio finta di non averne mai sentito parlare,infatti i nostri non sono di esempio per nessuno.
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Segue..alla prossima puntata.