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La terapia focale per i pazienti con cancro alla prostata

Creato il 25 marzo 2013 da Laprostata @espriweb

terapia focale La terapia focale permette di trattare i pazienti con cancro alla prostata poco aggressivo senza produrre effetti collaterali rilevanti. Attraverso l’utilizzo di un laser guidato grazie ad una risonanza magnetica, i medici sono in grado di bruciare le cellule cancerose della prostata senza colpire le cellule sane circostanti. Lo studio è stato condotto su 9 pazienti che, al termine della terapia, non hanno riscontrato effetti collaterali significativi. Dopo sei mesi, inoltre, sette di loro (il 78%) hanno continuato a non presentare la malattia nella zona sottoposta al trattamento. La terapia focale rappresenta la versione maschile di una mastectomia parziale al seno. Anche questo trattamento evita di rimuovere l’organo per intero distruggendo solo il tessuto malato in modo poco invasivo. Poiché nella maggior parte dei casi questo tumore interessa gli anziani, la radioterapia e l’intervento chirurgico sono due modalità di trattamento che spesso portano i pazienti a morire per altre cause. Inoltre, essi producono gravi effetti collaterali, come l’incontinenza, l’impotenza ed una ridotta funzione intestinale. La nuova terapia, invece, evita tutto questo. Dopo aver iniettato un anestetico locale nel paziente, i medici inseriscono un piccolo catetere attraverso il perineo grazie al quale vengono introdotti una piccola fibra ottica, un laser ed un dispositivo di raffreddamento. Una volta raggiunto il tumore grazie all’aiuto di una risonanza magnetica, il laser arriva ad una temperatura tale da uccidere le cellule tumorali senza interessare i tessuti sani circostanti. L’intera procedura dura poche ore ed il paziente può lasciare l’ospedale stesso in giornata. Gli effetti collaterali sono minimi. Poiché la ricerca è stata per ora condotta solo su un numero molto limitato di pazienti, i ricercatori si stanno attivando per testare la terapia focale su un campione di uomini molto più elevato al fine di verificarne ulteriormente l’efficacia.


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