La terapia ormonale è spesso utilizzata per combattere il cancro alla prostata quando la chirurgia e la radioterapia non producono risultati. Essa consiste nel bloccare la produzione degli ormoni maschili, detti androgeni, che alimentano la crescita del tumore. Questo tipo di terapia, però, comporta diversi effetti collaterali quali: l’affaticamento, le vampate di calore, gli sbalzi d’umore, la perdita di libido, la disfunzione erettile e la perdita ossea. Attraverso un nuovo studio dei ricercatori hanno confrontato circa 700 pazienti sottoposti ad una terapia ormonale continua con altrettanti pazienti sottoposti ad una terapia ormonale discontinua. Conclusa la ricerca, hanno scoperto che in entrambi i casi la terapia risultava efficace, ma col secondo tipo di trattamento i pazienti avevano presentato meno effetti collaterali.
Gli scienziati continuano a portare avanti studi di questo tipo per riuscire a migliorare le condizioni di vita dei pazienti, già messi a dura prova dall’aver preso coscienza di avere un tumore. Si spera di riuscire ad ottenere dalla ricerca altri risultati interessanti che possano alleviare ulteriormente le sofferenze dei malati.