In realtà, non penso di aver mai conosciuto un tesista rilassato, anche se è alla seconda, terza o quarta laurea che sia. Anzi, comincio a convincermi che lo stress sia una condizione dalla quale la figura del tesista non possa proprio prescindere. Ciononostante, dopo attente riflessioni sono arrivata alla conclusione che esistano tre tipologie di tesisti:
- Il tesista modello. Non appena consegna il modulo di dissertazione in segreteria comincia a lavorare sulla tesi, dopo un mese l'ha finita e la consegna in segreteria quando quest'ultima non ha ancora neanche fissato la data ultima di consegna. Inutile dirlo, è un caso piuttosto raro.
- Il tesista mitomane. Oltre a essere decisamente più negligente rispetto al tesista modello, ha la capacità di trasmettere la propria ansia a tutti i tesisti che incontra, e se non ne incontra se li va a cercare, per strada, in facoltà, nei forum dedicati, pur di alimentare l'ansia altrui al fine di giustificare la propria. Se sei un tesista modello e hai la coscienza a posto, puoi stare tranquillo. Se hai il carbone bagnato, meglio tenersene alla larga.
- Il tesista borderline. Tipologia alla quale appartengo e di cui mi autoproclamo la principale esponente. Alterna momenti di sciacquatezza e ottimismo ad altri di panico e terrore. E' abbastanza sicuro di farcela, ma ciò non gli vieta di lasciarsi suggestionare dal tesista mitomane o farsi intimidire dal tesista modello. L'avvicinarsi della data di scadenza è inversamente proporzionale alla sua vita sociale. L'ultimo mese esce solo il lunedì mattina per fare la spesa, poi resta tutta la settimana a casa e i giorni cominciano a confondersi, la fotosensibilità aumenta, l'unico contatto con il mondo esterno è Facebook e le sole valvole di sfogo sono il tabacco e i frollini dolciando dolciando dell'Eurospin. Il suo umore è imprevedibile, meglio assecondarlo.