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La tribù dei Taino

Da Arkavarez
La tribù dei Taino
La tribù dei Taino è la prima con cui gli europei entrarono in contatto una volta scoperta l'America, essi abitavano le isole Caraibiche anche se vi erano giunti dal Sud America. Purtroppo la loro sorte non fu delle migliori, in quanto vennero sterminati sia dalla colonizzazione delle loro terre che dalle malattie infettive portate dai nuovi conquistadores a cui il loro corpo non era immune. Ancora oggi nonostante tutto molti abitanti di Cuba, Porto Rico e Repubblica Dominicana continuano a considerarsi Taino malgrado la loro estinzione. Originarimente la tribù sembra aver avuto origini grazie ad una parentela con i maya. Gli indios tainos si dividevano in tre classi sociali distinte, i "Naborias" o cittadini lavoratori della terra, i "Nitainos", o notabili e nobili e i "Bohiques Chamanes" cioè i sacerdoti. C'era poi in ogni tribù un "Cacique", cioè un capo tribù, chiamato anche "Guare" o "Yucayeque". Inoltre era presente una sorta di capo supremo al quale i diversi capi tribù portavano dei tributi.
La tribù dei Taino
Il territorio era diviso in feudi di diverse dimensioni e diversi rapporti di potere tra loro. I villaggi erano costituti in radure nella foresta, non sulla costa, c'erano due tipi di abitazioni, il bohio, costruzione circolare nella quale vivevano insieme anche più nuclei familiari, e il caney costruzione più grande e rettangolare. Queste capanne erano fatte con foglie di palma, raccolte sulle rive di fiumi o laghi, e con legname. Per dormire usavano delle amache di cotone (la parola amaca è di origine taina).
La tribù dei Taino
Gli indumenti erano molto poveri soprattutto a causa della mitezza del clima, i conquistadores trovarono gli uomini che indossavano soltanto delle pelli a coprire i genitali e le donne se sposate, una gonnellina di paglia, cotone o foglie, chiamata nagua, altrimenti se non sposate erano nude. Era abitudine di entrambe i sessi dipingersi il corpo con colore nero, bianco, rosso o giallo e decorarsi i corpi con tatuaggi per proteggersi dagli spiriti maligni. Usavano adornarsi orecchi e labbra con oro, argento, pietre, ossa o conchiglie. Per quanto riguarda la religone, i taino avevano due divinità principali, il dio del bene, Yukiyù o Yucahù che significa spirito della yucca e il dio del male, Juracán. Invece a livello economico, la loro società era prevalentemente di tipo agricolo, anche se cacciavano piccoli animali o pescavano e producevano vari oggetti. All'arrivo di Cristoforo Colombo si valuta che in tutte le Antille abitassero circa 230.000 persone, delle quali la maggioranza era taina. Cinquanta anni dopo l'inizio della colonizzazione erano quasi completamente scomparsi. Con l'indebolimento della "forza lavoro" taina, si iniziò ad importare degli schiavi dalle coste africane.

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