Magazine Diario personale

La tricologia del Signore degli Anelli

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Ahhhh.
<<Wè, mi sembri soddisfatta.>>
Ehh sì, mi godo questi due giorni di relax post esame.
<<Com'è andata?>>
Benissimo! Eravamo io, il professore, e degli orsi polari...
<<Eh?!>>
Avevan acceso l'aria condizionata. Meno di diciotto gradi in una stanzetta due metri per due.
<<Beh, almeno non sei morta di caldo!>>
No, ma per la prima volta ho provato l'ebrezza del cagotto POST esame. Una congestione allucinante...
<<Suvvia, l'importante è che sia andato tutto bene, no?>>
Certo che sì! Anzi, se mi fossi ricordata un teorema a quest'ora era un bel 31 con tanto di foto postata su ogni social e hashtag del tipo #spaccodibrutto #troppointelligente #laureasaraimia #addiomateriaX.
<<Hai visto che i sacrifici pagano?>>
Non ne avevo dubbi anche se....
<<Anche se?>>
Anche se, secondo me, son stati gli influssi hipsterintellettuali che ho avuto alcuni giorni fa a smuovermi più i neuroni che l'intestino.
<<AAh?!>>
Ma sì, quegli incontri del terzo tipo al concerto al quale ho partecipato...

Benchè conscia del fatto che il sopracitato esame fosse alla porte, alcune sere fa la qui presente studentessa modello ha accettato l'invito di amici e amiche ed è andata, in compagnia del moroso, ad un evento locale in un paesino dell'entroterra catanese.
<<Che cosa ci sarà di preciso?>>
domandai per non partir come una sprovveduta.
<<Mah, le solite cose! Musica, cibo, bancarelle...il solito.>>
mi risposero, con fare vago, gli amici e le amiche.
Indi per cui poscia, armata di pantaloni stile "panza del ventre" che facevan pendant con i miei orecchini pseudo dilatatori (in foto) 

La tricologia del Signore degli Anelli

Notare il colorito salutare

son giunta in loco con la speranza di ascoltare buona musica, mangiare buon cibo e fare tante belle foto e risate.
Beh, di musica e cibo buono ve n'era...di foto e risate ne ho fatte pure, però....
PERO' ERO CIRCONDATA da esseri viventi talmente vari ed articolati che nemmeno sull' Enterprise durante i saluti di fine anno galattico se ne vedono tanti tutti insieme appassionatamente.

La tricologia del Signore degli Anelli

particolare dei due
figherrimi hipster

Ho visto hipster vestiti da prugna e hipster indossanti gambaletti neri antistupro; ho visto boscaioli dalle camice a maniche corte, i jeans sapientemente tagliati a mo' di pantaloncino e le CULT allacciate fitte fitte....
Ho visto ipo-rapper con la maglietta cinque taglie in più e mi sa nessuna consapevolezza di cosa ci fosse scritto sopra (come il "Blonde do it better" elegantemente indossato da un erede di qualche ottomano che colonizzò la Sicilia nei secoli che furono.) girare mano nella mano con fungirl mezze dark (autoreggente nero con Hello Kitty. Ho detto tutto).
Ho visto giocatori incalliti di videogame sfondarsi le cornee, rockettari discutere alacremente con artisti dadaisti, hippie scambiarsi consigli su come rispettare la natura e riciclare i materiali e idioti vari fumarsi cannoni per sentirsi anticonformisti.
Ma, tra tutto questa eterogenea giovinezza che si fugge tutta via, una sola cosa ha colpito la mia mente in quanto filo conduttore anche tra i diversi stili di vita presenti;
IL PELO.
Che no, non è lo stesso pelo di Cetto La Qualunque.
Signori e signore, c'erano barbe che i Sette nani possono pure mettersi di lato. V'eran lunghezze e ispidezze che manco Gandalf quando scopre la candeggina e diventa bianco.
E poi baffi, capelli lunghi, basettone e ciuffi degni delle migliori leccate di mucca.
Insomma, un tripudio del bulbo pilocapillifero.
<<Guarda quello che barba!!>>
<<No no, guarda quell'altro! Ha mezza testa rasata e mezza no!>>
<<Ma perchè, i baffoni di quello lì dove li metti? Ma nemmeno il vecchio della birra Moretti!>>
<<Sai come si dice, vero? "Di birra e di....">>
<<Non esser scurrile!>>

Siam stati lì, con le orecchie volte alla musica e gli occhi pubntati su quei lunghi peli che si attorcigliavano, annodavano, gonfiavano, muovevano, grondavan sudore e assorbivano il fumo di qualsiasi cosa, fosse quello dato dal grasso della salsiccia posta sulla brace o quello della macchinario del fumo posto sul palco.
Peli, barbe e baffi manco fosse il paradiso dei barbieri e degli estetisti.
Tant'è che il mio uomo, che giusto quel giorno aveva deciso di non radersi, pareva un adolescente sbarbatello in mezzo a quel tripudio di mosche, pizzetti, chin puff e qualsiasi altro nome assumano i diversi stili delle barbe (perchè sì, così come noi donne abbiamo il carrè et similia, loro hanno il french fork e compagnia bella).
Eppure, in quel crescendo di crescina, il mio cervello è riuscito a mantenersi lucido come la pelata di Collina, al punto tale da notare cose che altri non avevan certo notato.
Ebbene sì, ho postulato delle teorie pelocentriche.
Grazie alla mia tecnica di mimetizzazione, sono infatti riuscita ad analizzare al meglio il rapporto inversamente proporzionale che si viene a creare tra lunghezza della barba e grado di rapporto con l'altro sesso.
In parole povere, più lunga è la barba meno una donna ti desidera.
"Ma come?!" direte voi, "ma la barba fa tanto macho!".
Ehhh no. C'è barba e barba, signora mia!
Una barba che va dal "son due giorni che non mi raso" a "Leonida questa è Sparta" ancora ancora è sexy; ma una barba che va dal "Giuliano Ferrara" al "Matusalemme che non riesce a trovare uno straccio di rasoio" è....è biblicamente poco attraente? Ecco, sì, fa scendere la libido tanto quanto le ciabatte da piscina indossate con i calzettoni di spugna.
Inoltre, e lo dico da donna, l'idea di baciare e/o abbracciare un uomo che ha un coyote attaccato al mento non mi sconfinfera molto, soprattutto con il caldo siciliano che imperversa.
Che poi diciamocelo; c'è pure il rischio di ritrovarsi uno di questi gomitoli piliferi in bocca!
Anzi, visto che ci siamo, vogliamo parlare del rapporto cibo- barba?
Del fatto che più lunga è la barba e più facilmente essa cadrà dentro il piatto? O del fatto che se gli sgocciola il condimento su quel bavaglino ispido un solo tovagliolo non basta per levargli via il tutto? E le molliche? Vogliam parlare dei quintali di molliche annidatesi negli interstizi tra una doppia punta e un'altra?
Infine c'è pure il problema "grattugia", ovvero l'effetto carta vetrata.
Sebbene sia vero il fatto che più lungo sia il pelo e meno duro è (cosa che invece si inverte all'atto del taglio), dopo una certa lunghezza la consistenza della barba è pari a quella di una spugnetta metallica. Ergo, una qualsiasi ragazza sa che un abbraccio, un bacio o qualsiasi altro contatto fisico con tale tripudio di ruvidità può, come minimo, farle un peeling non richiesto.
Aggiungiamoci infine anche la variabile "assorbimento non richiesto di qualsiasi odore con relativa permanenza e mescolanza" ed il gioco è fatto. Più barba, meno donna.
Quindi, all'atto delle cose, è così difficile capire che questa è considerabile come sexy

La tricologia del Signore degli Anelli

Mentre questa NON E' SEXY?
La tricologia del Signore degli Anelli
Non ci vuole una laurea per capirlo! Inoltre dovete pure ammettere, oh voi uomini in ascolto, che una lunghezza spropositata non è certo comoda da gestire e portare; vi fa prudere la faccia, sudare più del solito e puzzare come cinghiali. Suvvia,ditela la verità, ditelo che ve la fate crescere così tanto solo perchè volete nascondere il doppio mento, i butteri dell'acne e/o perchè siete pigri da far schifo! Tanto, in un certo qual modo, anche noi adottiamo questa tecnica, facendo fare la muffa a cerette e rasoi per tutto il periodo invernale.

Ricapitolando...c'è stata tanta musica, tanta gente, tanti amici, tanto cibo. C'è stata goliardia, risate e peli in ogni forma, fattezza e d'ogni origine.
Al punto tale che, forse per il goccio di sangria da me assaggiato o forse per la stanchezza, ho visto anche questa tipologia di crine:
La tricologia del Signore degli Anelli
                                        Sì è una coda.
-EXTRA POST-
Per gli amanti del trash abbiam beccato anche questo
La tricologia del Signore degli Anelli
così, giusto per non farci mancare nulla.

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