“È semplicemente agghiacciante ripercorrere le tappe e gli eventi che si sono succeduti 25 anni fa con l’esplosione nella centrale di Chernobyl attraverso ciò che è successo nella centrale di Fukushima solo un mese fa…
– dichiara il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. Ci sono moltissime similitudini che ci fanno capire quanto sia tecnicamente e scientificamente insufficiente, ancora oggi, la capacità d’intervento in caso d’incidente nucleare. La situazione attuale di Cernobyl e gli eventi che sono succeduti in quei territori fino ad ora ci fanno guardare all’incidente giapponese con timore e rassegnazione. Le previsioni sul futuro di Fukushima sono parecchio desolanti: a distanza di un quarto di secolo e in un contesto totalmente differente – dal punto di vista politico, sociale, culturale e soprattutto tecnologico – si ripete la stessa storia: il territorio gravemente contaminato, una dieta zeppa di radionuclidi, l’abbandono totale della ricerca e degli aiuti per le popolazioni vittime del disastro, una crescita esponenziale delle patologie legate alla contaminazione, che aumenteranno sempre più col passare dei decenni”.
Leggete l’articolo completo su Lega Ambiente.