La casa di Union City dove
sono state rinvenute le ossa
La cartina illustra i percorsi degli schiavi che dagli
stati del Sud migravano verso il Canada
Un manifesto in cui il Sig. W.M Russel offre una ricompensa di $ 200
a chi gli riconsegnerà la famiglia di schiavi fuggiti dalla sua proprietà
venivano usati termini ferroviari come “stazioni” o “depositi” riferiti alle case che spitavano i fuggitivi, piuttosto che “capostazione” o “capotreno” per indicare i proprietari della casa o la guida che avrebbe condotto il gruppo alla stazione successiva. Si conta che grazie alle Underground railroad siano riusciti a fuggire oltre 30.000 schiavi.
Riporto qui alcune date che ripercorrono la storia della schiavitù negli Usa, ricordandoci che venne abolita nel non troppo lontano 1865:
1501—I conquistatori spagnoli importano nel nuovo mondo gli schiavi africani
1775—Viene fondata a Philadelphia la prima società abolizionista (Abolitionist Society). Nel 1787 Benjamin Franklin ne diverrà presidente.
1784—Thomas Jefferson propone al congresso l’abolizione della schiavitù nei nuovi territori.
1790—secondo il primo censimento degli Stati Uniti, risiedono nel territorio 3.9 milioni di persone, di cui 700.000 sono schiavi
1793—Gli stati uniti dichiarano illegale ogni tentativo di impedire la cattura o la fuga di schiavi (Fugitive Slave Act)
1794—Viene brevettato un sistema per separare i semi dal cotone (Cotton Gin). L’invenzione rende il cotone una delle principali fonti di reddito per gli Stati del Sud e crea un’enorme richiesta di schiavi
1808—Viene bandito il commercio di schiavi africani , ma il contrabbando continua
1852—Harriet Beecher Stowe pubblica il romanzo “La capanna dello zio Tom” (Uncle Tom’s Cabin) che racconta gli orrori della schiavitù negli Usa. Nel primo anno di pubblicazione il libro vende 30.000 copie.1857—La corte suprema degli Stati Uniti sancisce con il Dred Scott Decision che i neri non possono essere cittadini americani e che il Congresso non ha alcun potere di bandire la schiavitù in alcun territorio.
1863—Il presidente Abraham Lincoln dichiara con la proclamazione di emancipazione (Emancipation Proclamation) che dal 1 Gennaio 1863 tutti gli schiavi nel territorio saranno liberi
1865—Abolizione della schiavitù.Il 13° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America dichiara bandita la schiavitù.