cartelli al parcheggio S Uberto
canyon al ponte Alto
Saliamo con il sentiero fino al Ponte Alto (m. 1380) , dove osserviamo l'impressionante canyon formato dai torrenti Travenanzese Fanes, e al bivio giriamo a sinistra lasciandoci alle spalle le celebri cascate che visiteremo con più calma al ritorno, se rimarrà tempo. Proseguiamo costeggiando alcuni stagni e qualche malga abbandonata fino al ponte dei Cadoris (m 1483), che attraversa la gola Travenanzes. Qui con un sentiero ripidissimo raggiungiamo un altro bivio dove a sinistra si gira per il Col Rosà mentre a destra c'è il nostro sentiero 401 per la ValTravenanzes.impossibile perdersi
inizio della Val Travenanzes
Giriamo a destra, attraversando un altro piccolo torrente ed entriamo così nella Val Travenanzes vera e propria! In questo tratto la Val Travenanzes si stringe per diventare quasi un canyon nel cui fondo scorre il torrente omonimo; sulla parte bassa affiorano gli strati argillosi che stanno alla base delle dolomiti, che il marchese e geologo Deodat de Dolomieu studiò per primo quasi duecento anni fa.
torrente Travenanzes
i colori della dolomia
Continuiamo sempre dritto e leggermente in salita. Ad un certo punto la valle diventa sempre più stretta e ombrosa, camminando così a mezza costa sopra forra scavata nei millenni dalle acque. Ovviamente ombra significa anche neve!
ricordi dell'inverno
Ormai una costante di queste escursioni estive, di neve qui ne è caduta così tanta che il suo scioglimento dalle cime delle Tofanecrea un suggestivo gioco di acque e cascate! Obbligatorio il k-way!
acqua ovunque
Il sentiero 401 continua sempre dritto su ghiaie alternate ad ampi spazi erbosi, superando spesso il torrente, fino ad un punto dove la valle forma un'ansa in cui si restringe per poi aprirsi con una magnifica vista sulle Tofane.
le Tofane viste da una prospettiva diversa
Qui continuiamo immersi in un prato erboso, e poi nel letto del torrente in un ambiente di sassi e ghiaia, fino ad arrivare ad un punto di stop! Ebbene si, il torrente ha talmente tanta acqua (dovuto allo scioglimento della neve), che per attraversarlo bisogna togliersi le scarpe... beh decisamente acqua gelida, ma per fortuna l'attraversamento è durato solo pochi secondi!!
acqua fresca!
Da qui ancora pochi minuti e raggiungiamo finalmente la malga Travenanzes ( m 1950) , un vecchio punto di ricovero, dove ci fermiamo per il pranzo a sacco, e giusti in tempo per proteggerci dal temporale con tuoni e lampi! Meno male che le previsioni davano sole per tutta la giornata! Mai fidarsi del meteo, soprattutto in montagna! :((
temporale in arrivo
Rientriamo per lo stesso sentiero dell'andata e, dopo circa sei ore di cammino, eccoci di nuovo al parcheggio, facendo però prima una sosta alle bellissime cascate di Fanes (già visitate lo scorso anno), un capolavoro della forza dell'acqua e un must se si è in zona a Cortina d'Ampezzo.
SCHEDA TECNICA
Parcheggio S. Uberto m 1421 - Ponte Cadoris m 1483 (1 ora)
Ponte Cadoris m 1483 - Malga Travenanzes m 1950 ( 2 ore)
Discea Malga Travenanzes - Parcheggio S Uberto (3 ore)
(deviazione per la cascate di Fanes 30 minuti in più)