La Valle dei Pini è franata: Susan Lucci sarà una casalinga disperata?

Creato il 26 aprile 2011 da Dejavu
Giorni di lutto metaforico per chi - come me che la seguivo negli anni '80 cercando di non diventare strabico con la programmazione ballerina di Rete 4 - è stato un fan di All My Children a.k.a. La Valle dei Pini qui in Italy.
La soap, creata dalla stessa penna di quella geniale e indisciplinata nonnina che adesso è Agnes Nixon, colpevole anche di misfatti come Quando si ama, è stata parecchi anni prima in classifica, sbaragliando gli ascolti e contendendosi il sapone scivoloso con The Young and The Restless (conosciuta da noi con un nome da colera tipo Febbre d'Amore). Uccidete i titolisti italiani.
Bene. La Valle dei Pini iniziò in nel gennaio del 1970 sulla ABC, e lanciò un personaggio di dimensioni stratosferiche per il daytime come l'ambiziosa Erika Kane (interpretata da Susan Lucci sin dal primo episodio). Per 40 anni, la fittizia cittadina di Pine Valley, a qualche km da New York City, ne ha viste di ogni tra esplosioni, tornado, volti noti, ricatti, ritorni, amori impossibili e tutto ciò che è umanamente possibile (e anche impossibile). 
La Lucci per anni non riuscì a portarsi a casa un Emmy nemmeno recitando in giapponese, diventando un simbolo negativo di disfatta. Più il suo personaggio imperituro regalava ascolti, più diminuivano le possibilità di ottenere l'ambito riconoscimento televisivo. Una situazione schizofrenica che ha portato gli sceneggiatori a farle vivere anche il più inimagginabile dei drammi, persino scoprire di avere una figlia lesbica. Figuriamoci un po'! 
Ma lo share è una ghigliottina che non perdona e che si è abbattutto anche sul suo collo. Morto gran parte del cast originale, Pine Valley ha cominciato a chiudere inevitabilmente le finestre a un audience sempre più distratto. Il trasloco del set a Los Angeles per abbattere i costi è stato l'ultimo, inutile singhiozzo per salvare 40 anni di storia televisiva. Sradica Pine Valley da New York e non sarà più la stessa.
Susan Lucci disoccupata dopo quasi mezzo secolo di onorato servizio? Le proposte non le mancano di certo.  Sarà la prossima casalinga disperata in Desperate Housewives? Si vocifera di sì. Oppure una casalinga disperata, ma a casa propria. E spero proprio di no!   

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