Momento della verità per la Valpe, e la squadra piemontese è risucita a rialzare il capo e mantenersi in corsa per la contesa finale. L’Asiago andava a Torre Pellice per provare l’improbabile in una finale scudetto, ossia portarsi sul 3:0 per avere 4 match point a disposizione. Pensando a quanto visto in gara 2, la cosa sembrava tutto meno che impossibile, ma ragionandoci a mente lucida, e pensando che la Valpe non era quella vista l’altra sera allo stadio Odegar, una reazione d’orgoglio dei Bulldogs era prevedibile.
Giusto il tempo di ritornare sul ghiaccio e al 20’55” Anderson raddoppia per la Valpe. L’Asiago tenta una reazione con Rebek, ma soffre il ritmo imposto dalla Valpe. Coach Parco a quel punto richiede un time out, invitando i propri giocatori a giocare maggiormente lungo le balaustre, visto per le vie centrali gli stellati perdono numerosi dischi pericolosi. Gli stellati non cambiamo marcia, e al 30’25” Roba Sirianni insacca nuovamente alle spalle di Tyler Plante. La partita sembra ormai chiusa, non tanto per i tre goal di scarto, che con 30 minuti ancora da giocare non sono un vantaggio
impossibile, ma per l’atteggiamento delle due squadre in pista. Dopo qualche minuto di smarrimento, è il solito Chris Di Domenico ad accorciare, segnando in doppia superiorità numerica. L’Asiago inizia a credere alla rimonta, e in chiusura di secondo tempo va vicino al goal, prima con Ulmer e poi con Rebek. Il secondo tempo si chiude sul 3:1, e ci si aspetta un terzo tempo scintillante. Il terzo tempo invece scorre con una Valpe che controlla senza grandi rischi, e addirittura segna il quarto goal con Ihnacak.Sfida riaperta dunque, e domani sera, in uno stadio Odegar che si prevede incandescente come al solito, ci si aspetta una gara all’insegna dello spettacolo.