E' significativo che una come me sia andata a vedere questo film "con il cuore colmo di speranza" ma senza sapere il nome del regista.
Già. Perché il regista non conta una pippa in questi casi. I fan dei Beatles o delle Winx mica si informavano sul nome del regista quando andavano a vedere i film dei loro idoli.
Perché, a uno che ha provato momenti di intenso piacere sulle pagine di Mordecai Richler, che Dio l'abbia in gloria, mica gliene frega qualcosa del nome del regista. O che ci sia un grande Dustin Hoffman nel ruolo (qui sovradimensionato) del padre. O che il pur ottimo Paul Giamatti interpreti il protagonista.
No.
L'amante genuino di Barney prega solo per una cosa: di non rimanere deluso.
Purtroppo il vecchio detto non tornare mai nei luoghi dove sei stato felice vale anche, per la nota legge della trasmutazione libro-film, anche qua.
La felicità che avete provato leggendolo sarà inversamente proporzionale a quella della visione, o meglio, direttamente proporzionale alla frustrazione di accorgervi della miriade, letteralmente, una miriade, di piccole e grandi cose (il numero dei figli: perché due e non tre?, Blair che non è uno studentello Usa imboscato ma un giornalista, il personaggio di Boogie troppo vacuo, poca Parigi e troppa Roma, lo spostamento dell'inizio della storia dagli anni '50 al 1974...) cambiate, elise, sorvolate con tanta, troppa disinvoltura.
Fino al punto fatale in cui direte, o penserete: ecco, ma io me lo ricordavo "diverso". Forse è che rendere sullo schermo qualcosa narrato in prima persona è difficilissimo.
Forse, inoltre - e me lo conferma il fatto che nella sala pur mezza piena, a molte battute ridevo solo io - un romanzo così totalmente, entusiasticamente, sfrontatamente fondato sul politically uncorrect, o lo prendi per le corna, o hai il coraggio di non farne nulla. Ci voleva forse una produzione indie, come dicono laggiù, indipendente, roba alla Clerks, insomma, con sceneggiatori che quelle cose lì - volgari, irriverenti, maligne, meschine - le hanno davvero pensate e non ci trovano nulla di strano.
Altrimenti fai quello "coraggioso" che vuole épater le bourgeois ma senza scandalizzare sua mamma, il preside del liceo e la dirimpettaia del terzo piano, la signora con la messa in piega che va sempre in chiesa.
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