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La violenza nascosta: apriamo gli occhi!

Da Paritismo @MgFarina

La violenza nascostadi Eleonora CastellanoLa violenza nascosta: apriamo gli occhi!
In questi giorni di trapasso da un anno all’altro ho sentito più volte fare la conta, nei Tg come nelle trasmissioni d’informazione o “intrattenimento”. La conta dei femminicidi. In Italia, all’estero, nel mondo. Non ricordo i numeri; atroci numeri che preferisco rimuovere dalla mia memoria. Decine, centinaia, migliaia, ogni anno. Ogni santo anno. E continuiamo a scandalizzarci; stupiti, stropicciamo gli occhi di fronte a cotanta inaudita violenza e ci chiediamo come sia possibile. È così diffusa l’insanità mentale? Sono così mal puniti la violenza e/o il delitto di continuo perpetrati ai danni delle donne? Com’è possibile che, dopo anni di denuncia, di lotte, di piccole grandi conquiste sul piano della parità e dell’emancipazione, ci sia ancora da fare la conta di fine anno? Perché?Che la mentalità maschilista sia ancora assurdamente insita negli uomini di oggi? Che l’idea che la donna sia inferiore all’uomo e quindi a lui sottomessa serpeggi ancora nella “coscienza” di tante persone? A primo acchito sembrerebbe di no; molti, troppi uomini oggi affermano di rispettare le donne, di ammirarle e stimarle. Eppure troppe donne continuano ad essere ferite e a morire per mano di uomini che, magari, affermavano di amarle.Forse, dico forse, c’è qualcosa di molto più sottile e meno eclatante che bisogna prendere in considerazione. Nel ménage quotidiano di tante coppie spesso si nasconde il germe della violenza: la mancanza di rispetto. Non sempre la disistima e il disamore sono evidenti, a volte si celano dietro la banalità dei dissapori di routine, a volte vengono sottovalutati dalla donna stessa. Che accumula anni di relazione in cui la sua persona non viene valorizzata, in cui le sue idee e i suoi comportamenti vengono più o meno velatamente criticati. Quante donne si lamentano dallo psicologo perché non sono felici nella relazione di coppia, perché si sentono svalutate o poco considerate dal proprio partner, perché non vivono quella complicità e quel sostegno reciproco che dovrebbero stare alla base di un rapporto, in egual misura con l’amore e la passione!La violenza psicologica che tante donne di oggi ancora subiscono fra le cosiddette mura domestiche, quel manto di ipocrisia che copre tante storture quotidiane sono certamente meno gravi delle percosse fisiche o del crimine vero e proprio. Ma non sono meno dannosi di essi sul piano mentale. Essere squalificate di continuo, non essere apprezzate nella giusta misura, se non addirittura derise e osteggiate nel tentativo di dimostrare che si è persone prima ancora che femmine, possono condurre a condizioni di disagio mentale (basti pensare a quanto siano diffuse tra le donne patologie come la depressione, gli attacchi di panico, gli stati d’ansia) e possono rappresentare un terreno insidioso, dove, nel tempo, anche la violenza fisica potrebbe attecchire. Bisogna aprire gli occhi; il male può annidarsi anche in quelle relazioni che, per certi versi, possono apparire seducenti; la mancanza di rispetto non deve essere più accettata.  Eleonora Castellano, docente e scrittrice www.eleonoracastellano.com

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