5)Il primo esilio(1835-1848)
Prima di continuare con la nostra storia, dobbiamo brevemente descrivere la situazione del Brasile e del Sud America quando Garibaldi arriva a Rio de Janeiro. Una grande confusione regna nel 1835 in Brasile e in tutto il Sud America a causa di una guerra di potere .
Dopo la conquista napoleonica della Spagna, le colonie del Sud America si impegnano in un processo di indipendenza che si conclude con la sconfitta della Spagna. Il territorio è suddiviso in una serie di repubbliche indipendenti incluse località cisplatine, la Confederazione Argentina, Paraguay.
Per quanto riguarda il Brasile, l’invasione del Portogallo da parte di Napoleone, obbligò la famiglia reale (che discende da un ramo collaterale dei Capetingi, ), andò all’esilio a Rio de Janeiro e la colonia è elevata a regno .
Giovanni ritornò a Lisbona causa della rivoluzione liberale del 1820, mentre suo figlio Pierre divenne reggente del Brasile. Nel 1822 divenne imperatore del Brasile sotto il nome di Pietro il primo. Nel 1831, fu costretto ad abdicare in favore del figlio Pietro II °, per recarsi in Portogallo a ripristinare la figlia sul trono di Lisbona usurpato dal fratello minore dell’imperatore Michele I.
Pietro II, tuttavia, è ancora minorenne (il raggiungimento della maggiore età è prevista per il 2 dicembre, 1843).
Anche se i liberali riescono a fare passare una legge che abbassa l’età di Pietro II, da 18 a 14), una reggenza è stata istituita con l’obbiettivodi affrontare i suoi limiti di autorità. Il Brasile vince tre conflitti internazionali (la guerra cisplatina, la Guerra uruguaiana e la guerra contro il Paraguay).
Credendo che la concessione di una maggiore autonomia alle entità provinciali e locali dovrebbe calmare il crescente dissenso, l’Assemblea Generale nel 1834, ha adottato l’emendamento costituzionale chiamato Ato Adicionale (Atto aggiuntivo) che aumenta il loro potere.
Invece di porre fine al caos, questo emendamento non fa che aumentare le rivalità locali e le ambizioni. La violenza esplode in tutto il paese. I partiti politici di tutti i colori cercano con tutti i mezzi di prendere il controllo del sistema elettorale e il potere politico sull’ intera regione.
Questa è la situazione che il nostro eroe scopre quando arriva nel 1835 a Rio de Janeiro.
La dimensione europea che Garibaldi aveva raggiunto lo spinge a un impegno totale e sincero nella loggia massonica. Giuseppe Garibaldi, Gran Maestro di quasi tutti italiani, entra al servizio della massoneria e diviene la figura di spicco dell’Italia laica e anticlericale.
In questo egli era veramente il massone n. 1 in Italia, e non solo, un forte sostenitore di ideali massonici europei e universali.