
L’incontro per i 61 kg è la rivincita di quello disputato il 14 gennaio, con Enkhzorig Zorigbaatar che cerca di pareggiare i conti contro il peso leggero francese, Rachid Azzedine, il quale può contare su una maggiore esperienza in competizioni internazionali rispetto al nostro giovane pugile mongolo ed il risultato non cambia rispetto alla precedente occasione.
Il medio Sergiy Derevyanchenko conquista la quarta vittoria su quattro incontri disputati e consolida la sua leadership nella classifica individuale. Il match contro Michel Tavares, uscito vincitore dalla sfida contro Di Luisa quattordici giorni fa, è piuttosto difficile e viene interrotto a metà della terza ripresa per una ferita rimediata dal pugile ucraino. Il conto delle riprese è a favore di Derevyanchenko che, dopo aver sofferto nel primo round, è riuscito ad imporsi.
Nel quarto match si assiste all’esordio nelle World Series del neo acquisto del Dolce & Gabbana Milano Thunder, Thomas McCarthy. Per il giovane britannico, classe 1990, medaglia d’argento negli ultimi giochi del Commonwealth, la sfida è improba, contro il fortissimo Ludovic Groguhe, imbattuto in questo torneo e primo nella classifica WSB per gli 85 kg. McCarthy si difende con coraggio, ma paga la scarsa abitudine alla distanza sulle 5 riprese.
Sul punteggio di due pari, tutto è nelle mani del capitano Clemente Russo, come era avvenuto nel primo incontro tra queste due formazioni al Palasharp. L’avversario questa volta è però Toni Yoka, medaglia d’oro alle recenti Olimpiadi giovanili di Singapore, che Russo aveva già battuto due settimane fa, ma con qualche difficoltà. Yoka vanta un fisico possente, distribuito su quasi due metri d’altezza e mette seriamente in difficoltà Russo. Il match viene interrotto alla quinta ripresa e il campione casertano se lo aggiudica di misura.