Cos’è Palermo per te? Parlaci di queste tue foto.
Palermo è la città che mi ha visto crescere, protagonista in bene o in male di ogni mia esperienza. È per me un mistero, un intricato labirinto che non ha una via d’uscita e non si lascia svelare. Subisco percorrendola un inquieto fascino e suscita un sentimento insieme di amore e di odio.
Fuori da ogni itinerario turistico è una città nera, fatta, al di la di ciò che si possa pensare, di gente che porta sulla schiena il peso dell’esistenza e vive il quotidiano come se fosse costantemente su un palco a contatto col pubblico. Attraverso le mie fotografie ho voluto e voglio continuare ad esplorare questo lato oscuro delle mie radici fatte di luce e di lutto, catturare le anime della gente in momenti e gesti che possono a prima vista sembrare straordinari ma che rappresentano nient’altro che pura quotidianità.
La fotografia come caduta delle illusioni, la verità sopra la bellezza, l’arte come impegno etico?
Ho sempre pensato che l’Arte, se cosi posso chiamarla, ha sempre a che fare con quello che sei, che ogni momento vada prima vissuto sulla nostra pelle perché possa sedimentare e in un momento successivo tradursi nelle più disparate forme.
L’arte non come fine, ma come mezzo per creare degli squilibri, portare le persone a riflettere sulla propria vita, porsi delle domande e ognuno nel proprio piccolo, provare non dico a cambiare le cose, ma muovere ogni giorno un tassello fino a che tutto si incastri alla perfezione. Questo a mio avviso può essere fatto trovando la bellezza nella verità senza artifici ma soprattutto senza creare illusioni.
Il bianco e nero, la visione pura non interferita dal colore. Ma se dovessi scegliere un nuovo colore, che indicasse un nuovo paesaggio umano, quale sarebbe il colore?
Vivo in un contesto che ha mille sfumature, mille colori odori e rumori ma non potrei far altro che usare quelli che ho usato perché descrivono quasi esattamente il mio modo di vedere la vita, però se dovessi usare un colore diverso sicuramente sceglierei la luce dell’alba, mediterranea e delicata, piena di buoni auspici e grandi speranze…